Napoli allegria con Ancelotti:
e davanti il modulo diventa variabile

Napoli allegria con Ancelotti: e davanti il modulo diventa variabile

di Roberto Ventre
Inviato a Dimaro-Folgarida

Scruta, osserva, trasmette serenità a prima vista. Ancelotti accende i motori per la sua nuova avventura a Napoli, il ritorno in Italia, dopo aver vinto tutto con Milan, Chelsea, Psg, Real Madrid e Bayern Monaco e lo fa con il suo abituale aplomb. Re Carlo comincia l'allenamento proprio nei momenti in cui insieme alla pioggia giunge l'ufficializzazione del passaggio di Cristiano Ronaldo, suo ex giocatore al Real, alla Juventus. L'arrivo del top player del calcio mondiale alla rivale numero uno per lo scudetto, una notizia, sia pure già nell'aria da giorni, che ha inferto un colpo all'entusiasmo dei tanti tifosi napoletani sulla tribuna del campo di Carciato, rimasti silenziosi per buona parte della prima seduta degli azzurri per poi riaccendersi sul finale con gli applausi riservati soprattutto a Insigne e Hamsik e agli ultimi arrivati. Quest'anno la fiducia della piazza per poter contrastare la Juve è più che mai riposta su Ancelotti, il top player tra i tecnici scelto da De Laurentiis. E il nuovo allenatore ci ha messo poco per capirlo, giusto il tempo di scendere le scalette del pullman all'arrivo della squadra all'hotel Rosatti, quartier generale per l'ottavo anno consecutivo del Napoli, ormai di casa qui in Val di Sole: grande entusiasmo soprattutto per lui con cori e applausi.
 

La mano di Ancelotti già si vede. Un lavoro vario, frizzante e con lo scarico mentale a fine seduta per la sfida incrociata con la ricerca del gol nelle porte piccole. C'è allegria e si nota non solo per il look diverso dei tre nuovi biondi del gruppo, Allan, Hysaj e Ounas, o per la cresta del giovane Gaetano uguale a quella di Hamsik. Diverso il primo giorno di lavoro rispetto agli anni di Sarri, anche se soltanto da oggi si comincerà ad entrare nell'aspetto più strettamente tattico. Si rivedono i passaggi in verticale più lunghi, un modo per affinare la tecnica e ricercare la profondità: la prima esercitazione con il pallone, prima di quella dedicata al pressing in un nove contro nove più un jolly inedito, Chiriches, con altri quattro, due per parte, pronti a subentrare. Un tatticismo meno esasperato e una maggiore imprevedibilità, un ventaglio più ampio di soluzioni: sarà questa la sostanziale novità rispetto al passato. E in questo senso il modulo non sarà soltanto uno ma varierà in base alla partite, agli avversari e allo stato di forma. Dal 4-3-3 base degli ultimi anni, quello conosciuto meglio dal gruppo storico, si passerà al 4-2-3-1 e al 4-3-2-1. Si rivedrà la torre in attacco e il centrocampo sarà più muscolare con Fabian Ruiz, nuovo perno, e la possibilità di un cambio di ruolo per Hamsik.
 
Poco più di un'ora, tanto è durato il primo allenamento con il nuovo staff di lavoro di Carlo Ancelotti, affiancato come vice da suo figlio Davide. Diversi i preparatori rispetto agli anni scorsi e quindi diverso il programma atletico. Allenamenti più brevi ma più intensi e grande importanza si darà al recupero degli sforzi per poter competere al meglio su più fronti. Subito presente il pallone, gli azzurri lavoreranno atleticamente anche muovendosi nello stretto e attivando il pressing. Spazi molto ridotti sia per il giro palla in pressione che per la breve parte atletica in avvio. Un programma fisico generale con delle personalizzazioni: in questi venti giorni di preparazione a Dimaro-Folgarida si creerà la base da tenere fino alla sosta di gennaio.

Una squadra più varia, quindi che sappia alternare situazioni soprattutto offensive. La difesa resta a quattro, novità riguarderanno centrocampo e attacco nelle soluzioni e negli uomini. E poi ovviamente le grandi novità saranno in porta con Meret e Karnezis che hanno cominciato ieri il lavoro con i preparatori Perrone, arrivato dal Carpi, e Nista, l'unico rimasto del vecchio gruppo. A centrocampo si potrà passare a due con l'impiego di mediani di spessore che possano proteggere la difesa: numerose scelte in tal senso per Ancelotti tra Allan, Rog, Diawara, Fabian Ruiz e con la possibilità del cambio di ruolo di Hamsik. In attacco un esterno in più, Verdi, e un altro centravanti, Inglese da poter alternare con Milik.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Luglio 2018, 07:00
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