La giacca del Maestro, che emozione: a Tommaso Maestrelli devo la mia Lazialità

La giacca del Maestro, che emozione: a Tommaso Maestrelli devo la mia Lazialità

di Guido De Angelis

Quando Massimo Maestrelli mi ha comunicato la sua intenzione di vestire la giacca di Babbo Tommaso per il Centenario che abbiamo celebrato insieme venerdì scorso, mi è subito tornata in mente la storica immagine di quella giacca a quadri, un modello che spesso indossava anche mio padre, l'uomo a cui devo la mia Lazialità, per restare al passo con la moda del tempo.

Erano gli anni '70, quelli che porteranno la Lazio per la prima volta sul tetto d'Italia proprio con il Maestro in panchina. Nel corso dell'evento in Campidoglio, mentre eravamo insieme sul palco, a un certo punto Massimo si è rivolto a me facendomi notare quella giacca che aveva indosso, forse per sottolineare di aver mantenuto la sua parola, forse perché io me ne accorgessi, cosa che non avevo fatto fino a quel momento ad essere sincero.

Preso dall'adrenalina della conduzione, confesso infatti di non aver subito colto quello straordinario dettaglio così ricco di fascino, storia e romanticismo.

Poterlo ammirare a pochi centimetri di distanza è stato bellissimo. La giacca del Maestro... Quella che appariva sempre nei vecchi filmati e in centinaia di foto, dopo quasi cinquant'anni perfettamente conservata sulle spalle di Massimo, in onore di Tommaso. Affiorano i ricordi di una Lazio in bianco e nero che i miei occhi di ragazzo hanno avuto la fortuna di vedere anche a colori, sempre in quegli anni '70, quando la giacca del Maestro era simile a quella di papà. E così sorriso e commozione si confondono...


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Ottobre 2022, 21:56
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