Valeria Straneo, la regina azzurra della maratona «Sogno la mia terza Olimpiade»

Valeria Straneo, la regina azzurra della maratona: «Sogno la mia terza Olimpiade»

di Ernesto De Franceschi

MILANO - Tra le prime otto alle olimpiadi di Londra nel 2012, argento l'anno dopo ai mondiali di Mosca e argento anche agli Europei. Valeria Straneo è la maratoneta più veloce d'Italia. Il suo primato di 2 ore 23 minuti e 44 secondi resiste da 7 anni. Dopo un periodo sfortunato, coinciso con una serie di infortuni, l'azzurra (domenica scorsa alla Verona Marathon per accompagnare gli Everyday Battlers Bridgestone alla loro prima 10km) sta tornando ai suoi livelli e, a 43 anni, va a caccia del crono minimo per partecipare alla terza olimpiade consecutiva dopo Londra e Rio, dove chiuse al tredicesimo posto.
Quanto vicina è Tokyo 2020?
«Dipende tutto da me, il primo dicembre correrò la maratona di Valencia. Voglio chiuderla entro le due ore 29 minuti e 30 secondi per ottenere così il pass, spero sia sufficiente. Non sarà facile, la starting list pare quella di un mondiale, ma in Giappone voglio andarci».
Ora ha come coach un campione olimpico, Stefano Baldini.
«Con lui il rapporto è fantastico. Mi trasmette una gran fiducia. Faccio meno chilometri rispetto al passato e ho inserito anche il nuoto in piscina nella mia settimana tipo. Nell'ultimo periodo non ho mai superato i 150 km a settimana».
All'ultimo Mondiale, la maratona si è corsa a Doha in un clima infernale e tantissime polemiche. Cosa ne pensa?
«Una scelta sicuramente infelice: gli atleti che hanno gareggiato all'interno dello stadio climatizzato chiaramente non ne hanno risentito, ma correre una maratona in quelle condizioni non fa il bene degli atleti. Soprattutto nella gara femminile, si è rischiato molto».
Lei, Sara Dossena, Anna Incerti. Solo qualche nome... Nella nazionale azzurra di maratona siete davvero in tante: il rapporto tra di voi?
«Tutte amiche, con Sara mi sono allenata quest'estate a Livigno, con Anna abbiamo fatto moltissimi stage assieme. Ma quando si è in gara non si guarda in faccia a nessuno».
Obiettivo dichiarato per il 2020?
«Arrivare alla olimpiadi di Tokyo: per me sarebbe la terza, il coronamento della mia carriera. Ce la sto mettendo tutta e devo farcela. Ecco perché la maratona di Valencia rappresenta un passaggio fondamentale. Non dovesse arrivare il risultato, ci riproverò a inizio primavera».
Lei, Tamberi e Paltrinieri siete Ambassador olimpici Bridgestone: il motto insegui il tuo sogno, non fermarti mai, quanto faticoso è preparare una maratona?
«La passione mi muove. Nell'ultimo periodo mi sento bene, di recente alla mezza maratona di Crema ho fatto un tempo discreto e la preparazione sta procedendo nel migliore dei modi. Sono fiduciosa».
A Verona ha accompagnato runner neofiti a chiudere i loro primi 10 km. Consigli a chi vuole iniziare a correre?
«Fate scoccare la scintilla, vi assicuro al 100% che alla fine della corsa ci si sente benissimo».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 20 Novembre 2019, 13:47
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