Tokyo 2020, Olimpiadi a rischio caos: «Contagi ai massimi da sei mesi». E spuntano i primi casi tra gli atleti

Tokyo 2020, Olimpiadi a rischio caos: «Contagi ai massimi da sei mesi». E spuntano i primi casi tra gli atleti

A una settimana dalla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Tokyo 2020, che si terranno un anno dopo - come gli Europei di calcio - per via della pandemia, la situazione nella capitale giapponese preoccupa. I casi di coronavirus a Tokyo sono infatti saliti sopra quota 1.300, il dato più alto degli ultimi sei mesi, e si teme che un drammatico aumento possa avvenire durante i Giochi, che inizieranno il prossimo 23 luglio. Alla cerimonia di apertura del 23 luglio, nello stadio Olimpico da 68mila posti, saranno invitati, e quindi presenti, non più di mille tra Vip e dignitari vari.

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Tokyo è attualmente in stato di emergenza: ristoranti e bar sono costretti a chiudere prima e non possono servire alcolici per tutta la durata dei Giochi. Era dal 21 gennaio che non si registravano così tanti casi (1.308), con i contagi che sono in costante aumento già da metà giugno: secondo gli esperti i casi potrebbero raggiungere diverse migliaia durante le Olimpiadi, che si disputeranno quasi interamente a porte chiuse e senza pubblico. Intanto gli organizzatori hanno annunciato che la fan zone centrale di Tokyo sarà chiusa al pubblico durante i Giochi a causa delle restrizioni sul coronavirus. La cosiddetta Tokyo Waterfront City, vicino al villaggio degli atleti e ai luoghi per lo skateboard e la Bmx, aveva lo scopo di fornire un luogo vivace per i giovani.

Primi casi tra atleti e staff: rischio caos

Spuntano anche i primi casi tra atleti e staff: oggi il comitato organizzatore ha reso noto che un atleta che si trova già in Giappone, e del quale non è stata specificata la nazionalità, è risultato positivo a un test così come cinque lavoratori che stanno prestando la loro opera negli impianti che ospiteranno le gare. L'atleta è stato messo in quarantena e dovrà rimanerci per 14 giorni, fino al 29 luglio. Se quindi dovesse prendere parte a una gara prima di quella data, la sua partecipazione ai Giochi sarebbe compromessa. Prima di lui erano risultati positivi in Giappone altri quattro atleti: due dell'Uganda, uno serbo e uno israeliano. 

Tutto ciò avviene dopo la positività di otto membri del personale dell'albergo a Hamamastu, ad ovest di Tokyo, dove si trova in ritiro la nazionale brasiliana di judo, e quella di un membro dello staff della selezione russa di Rugby a sette.

Quest'ultimo è stato ricoverato in un ospedale a causa delle sue condizioni. Il team 'ovale' russo era arrivato in Giappone sabato scorso, 10 luglio. Ora tutto il gruppo squadra è stato messo in isolamento. Per tutte queste persone c'è la certezza di essere messe in quarantena per due settimane, in caso di positività a un nuovo test a cui verranno sottoposte. Intanto le autorità locali respingono le critiche (gran parte della popolazione è ancora ostile allo svolgimento dei Giochi) facendo notare che i positivi al Covid sono pochi se si tiene conto che nella capitale giapponese e nelle vicine prefetture sono già arrivare ottomila persone provenienti dall'estero. 

Tensioni nel governo

Le prolungate difficoltà nel settore della ristorazione in Giappone, causate dalla diffusione del Covid, esasperano la crisi all'interno della coalizione di governo, costretta a scusarsi due volte nel giro di una settimana per le modalità considerate inopportune nella gestione dell'emergenza sanitaria. La richiesta iniziale avanzata dal ministro in carica per la gestione della pandemia, Yasutoshi Nishimura, ai produttori di alcolici, per tagliare i ponti con le attività commerciali che non osservano le linee guida del governo sulle chiusure anticipate, ha creato un putiferio all'interno di una categoria già prostrata, e segnata dall'incertezza sui tempi di una riapertura.

Nishimura - che è anche ministro per la Rivitalizzazione economica, si è dovuto scusare pubblicamente, ammettendo che l'istanza era stata fatta nella direzione di una maggiore cooperazione. La stessa cosa ha fatto il premier Yoshihide Suga, il cui tasso di approvazione attualmente si trova ai minimi storici, al 33%, spiegando che non era a conoscenza dei dettagli del piano. La scorsa settimana Nishimura aveva sollevato aspre polemiche, affermando di voler monitorare le vendite dei bar e i ristoranti attraverso controlli incrociati sui pagamenti, chiedendo aiuto alle società finanziarie. Una proposta che ha dovuto ritrarre il giorno dopo in scia alle critiche dell'opposizione, schierate con i negozianti.

Il quarto stato di emergenza a Tokyo è entrato in vigore lo scorso lunedì e sarà valido fino al 22 agosto, ben oltre la durata dei Giochi olimpici, la cui cerimonia di apertura è prevista il 23 luglio. In base alle attuali linee guida i bar, i karaoke e i ristoranti della capitale non possono vendere alcool dopo le 19 e devono anticipare la chiusura alle 20. Il governo fornisce sussidi giornalieri pari a 60.000 yen (460 euro), e si basa sulla fiducia degli operatori, con controlli che rimangono blandi.

Mercoledì, e per la prima volta da metà maggio, Tokyo ha registrato oltre 1.000 positività, con il virus che evidenzia una maggiore espansione sulla fascia più giovane della popolazione. Malgrado il divieto all'ingresso dei turisti stranieri durante tutta la durata dei Giochi estivi, è aumentato il flusso di individui lungo le strade più trafficate della metropoli, in concomitanza con la fine della stagione delle piogge, questa settimana. Le persone che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino in Giappone sono poco meno del 30%, mentre appena il 18% della popolazione è stato immunizzato. A livello nazionale il Paese ha segnalato 3.194 infezioni da Covid con 20 morti accertate.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 15 Luglio 2021, 22:30
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