La dieta di Fede: ecco i segreti della Pellegrini per centrare la quinta finale olimpica

La dieta di Fede: ecco i segreti della Pellegrini per centrare la quinta finale olimpica

Federica Pellegrini centra, alla soglia dei 33 anni, la sua quinta finale olimpica. La regina del nuoto, oro olimpico a Pechino 2008, si fa il regalo più bello: la partecipazione alla quinta finale olimpica consecutiva. Un altro record abbattuto dalla Pellegrini, mai nessuno come lei. Una conquista che ha ottenuto anche grazie ad una dieta corretta, tenuta sotto controllo dal medico nutrizionista che ha voluto ringraziare dopo la semifinale.

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Federica Pellegrini centra la finale dei 200 stile libero e questa è già una vittoria. Poco importa se si sia qualificata con il settimo tempo, su otto disponibili, perché la «Fede» nazionale ha scritto una delle pagine sportive più belle della storia. 

Il segreto della nuotatrice di Mirano? La dieta. Cosa mangia colei che domina il nuoto mondiale da più di un decennio? Come riporta il Messaggero, Federica Pellegrini è alta 1,79 metri e suo peso oscilla tra i 60 e i 65 chili. Il segreto della sua forma fisica potrebbero essere semplicemente gli allenamenti (due al giorno in acqua e tre sedute a settimana a secco), ma sarebbe riduttivo. E quindi l'alimentazione, ma non una particolare, dice lei: «L'ho sempre trovata una limitazione, innanzitutto perché io già di per sé non sono una ragazza che mangia tantissimo, soprattutto nei momenti di grande allenamento. Più riesco a mangiare diversificato e meglio è».

Se proprio, però, dobbiamo prenderla come modello, la dieta mediterranea è un buon punto di partenza, «supportata da una buona integrazione fatta con un medico specializzato ad hoc.

Però insomma ho sempre mangiato di tutto», suggerisce ancora la Divina.

A confermarlo anche l'allenatore, Matteo Giunta, che si occupa anche della preparazione fisica: «È abituata a mangiare in maniera corretta. Varia molto con gli alimenti, non sta lì con il bilancino a pesare la grammature di ogni singolo alimento». Ma ogni tanto, sì, si concede qualche strappo alla regola: «Già di per sé il nuoto è uno sport difficile di suo, se in più uno deve sentirsi costretto sull’alimentazione, diventerebbe troppo complicato», argomenta il coach. Lei per esempio è appassionata della mozzarella in carrozza della nonna, a cui non riesce a dire di no. 

Ma se il peso varia non c'è da preoccuparsi, anzi: è funzionale a sopportare i periodi di carichi importanti. «È ovvio che in quei momenti si tenda a preferire un peso leggermente superiore per avere le riserve a cui attingere in casi di difficoltà. Tutto questo, poi, le permette di non precludere un buon recupero. Cosa che alla lunga, se recuperi male o continui a farlo, metti in crisi il processo di adattamento per la perfomance agonistica», spiega Giunta, che è anche il compagno di Super Fede.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Luglio 2021, 11:55
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