Malagò, attacco a Sport e Salute: «Da Sabelli nessun rispetto. Ognuno per la sua strada»

Malagò, attacco a Sport e Salute: «Da Sabelli nessun rispetto. Ognuno per la sua strada»
«Tutto parte dall'idea che non c'è nessuna collaborazione, non solo armoniosa, tra Coni e Sport e Salute. E' un dato acclarato. Poteva funzionare solo con un'armoniosa collaborazione, ma essendo mancati da parte di Sabelli argomenti di rispetto, ognuno va per la sua strada». È il duro attacco del presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta nazionale, riferendosi ai rapporti con Sport e Salute.

«Ben prima delle questioni governative abbiamo iniziato a individuare all'interno del Coni un organigramma sulla base di questo budget e oggi la Giunta all'unanimità ha approvato questo documento: 110 persone che verranno distaccate per passare al Coni, né più né meno con la stessa formula del Comitato paralimpico». Lo ha annunciato il presidente del Coni Giovanni Malagò, parlando dei rapporti ormai ai minimi storici tra il Comitato olimpico nazionale italiano e Sport e Salute. «Avevamo preso già prima della crisi di governo la decisione di staccarci, di fare qualcosa di piccolo o ridimensionato, sulla base dei 40 milioni di euro che il Coni avrà dal governo», ha aggiunto il capo dello sport italiano al termine della Giunta odierna.

«Io non posso mandare via nessuno, ma visto il clima creato suggerisco a Sabelli di andare da un'altra parte. Le cose sono cambiate, visto che la situazione è questa non mi sembra una brutta idea». Così il presidente del Coni
Giovanni Malagò, spiegando la rottura con Sport e Salute sull'affitto per l'uso di Palazzo H: «Ci avevano chiesto oltre un milione di euro di affitto per il Palazzo H, che erano i soldi che il Coni prima dava alla Coni Servizi. Ma il palazzo in virtù di una sentenza è in uso del Coni. Quando parlo del palazzo mi riferisco anche al Salone d'Onore».

«Chiederemo di cambiare il logo di Sport e Salute, non capisco perché devono usare un logo come il nostro. Faranno un altro logo, magari anche più bello». E' quanto chiede il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano al termine della Giunta di oggi.

«Guerra totale tra Coni e Sport e Salute. Nessun atto ufficiale ma un'incomunicabilità totale tra le persone che rappresentano i due enti». Lo dice il presidente della Federazione italiana tennis, Angelo Binaghi, all'uscita dalla Giunta del Coni terminata da poco. «Ho espresso la mia posizione di grande preoccupazione: ci sono federazioni come la mia che svolgono importanti manifestazioni con Sport e Salute, ci sono federazioni che hanno il presidente dipendente di Sport e Salute, ci sono comitati regionali con strutture parallele. Oggi si è decretata la fine dell'armoniosa collaborazione». «Mare molto mosso - ha aggiunto Binaghi - anche se altri colleghi si sono detti contenti perché si è finalmente definita la strada, ma lo scenario è complesso e senza precedenti nello sport italiano». «L'accordo di agosto con Sport e Salute? L'ho letto solo sui giornali non l'ho ancora visto, il 19 ce lo daranno», ha concluso Binaghi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 4 Settembre 2019, 15:06
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