Lazio, si sono salvati Provedel, Romagnoli e Zaccagni: per tutti gli altri nessuna pietà

Lazio, si sono salvati Provedel, Romagnoli e Zaccagni: per tutti gli altri nessuna pietà

di Fabrizio Maffei
Abbandonato dagli amici freddolosi (per l’età che avanza e i problemini fisici di varia natura non mancano), io non mi sono arreso e ho deciso di andare da solo. Mi sono imbacuccato come un esploratore dei ghiacci e mi sono presentato all’Olimpico, evitando però di sedermi al mio solito posto di abbonato per non correre il rischio di esser deriso dai vicini. Ho preferito rinunciare ai dolcetti che la mamma che mi siede accanto porta sempre per la giovanissima figlia o ai supplì dell’immarcescibile imprenditore romano che è alla mia destra, nella fila 21. 
In quel settore ci conosciamo più o meno tutti. Anni di Stadio ci hanno resi una piccola comunità di laziali appassionati ed i miei trascorsi professionali ancora  mi consentono di godere tra loro di un pizzico di credibilità. Ma se mi avessero visto così conciato, avrei compromesso per sempre la mia immagine di uomo e professionista. 
Mi sono scelto un seggiolino molto defilato, quasi al confine con i distinti Sud, in quel settore della Monte Mario (ho scoperto) dove vengono fatte accomodare le famiglie dei bimbi che hanno l’onore di accompagnare per mano i giocatori al momento dell’ingresso in campo. Un settore spesso deserto, troppo vicino alla Sud per essere attraente e che in occasione dei derby Lazio-Roma diventa addirittura terreno di scontri, causa  “infiltrazioni” di troppe sciarpe e cinghie roteanti degli ospiti. 
Speravo di godermi una partita da solo, avvolto sì da un Olimpico ribollente di passione ma senza dover ascoltare giudizi, critiche e/o apprezzamenti azzardati su quello o quell’altro sin dal fischio iniziale. 
Missione fallita! I commenti di papà, mamme, nonni, fratelli, zii e…ragazzini stessi sono finiti in un frullatore di parole per lo più sgradevoli. Gli schizzi di veleno hanno sporcato le maglie di tutti i biancocelesti. Si sono salvati Provedel, Romagnoli e Zaccagni (più Pedro e Lazzari quando sono entrati). Per tutti gli altri nessuna pietà. Volete un sunto? Eccolo:
- Immobile non può giocare in queste condizioni fisiche
- Milinkovic meglio che cambi aria perché dal noi non ci vuole più stare
- Luis Alberto (vedi Milinkovic)
- Cataldi e Marusic non adeguati alla serie A
- Anderson dorme in campo. Non possiamo aspettare che si svegli per regalarci quei 3 minuti di gloria
- Hysaj …basta!
- Vecino inutile
- Casale troppo moscio e se manca Romagnoli soffre
- Patric…tanto caruccio ma può stare al massimo in panchina
- Sarri si deve dare una mossa, non ha mai un’idea nuova e sorprendente. Gli avversari sanno come non far giocare le sue squadre.
- Gli altri panchinari: soldi buttati!
- Lotito e Tare… beh, potete immaginare! 
Al 35esimo del secondo tempo mi alzo e decido di uscire. Scendendo la lunga scala che porta ai cancelli vedo che in parecchi hanno avuto la mia idea. Gruppetti di amici (beati loro) commentano ad alta voce una Lazio dominata. Un ragazzo alto, magro, con piumino e zucchetto in testa ma in sneakers indossate senza calze, blocca la comitiva e rivendica: “Si però se Ciro non se magnava quei due gol stavamo a parla’ di un’altra partita!”.
È la somma finale di una serata sbagliata, fatta come sempre di tanti se è di tanti ma. La nostra Storia è costellata di tanti se e di tanti ma ai quali voglio aggiungere anche i miei: “Ma se rimanevo a casa, al caldo, davanti alla Tv, alla mia età, non sarebbe stato più saggio?”. 
P.S. Domanda pleonastica. Lunedì 27 ci sarò ma tornerò al mio solito posto! Forza Lazio!
Ultimo aggiornamento: Domenica 12 Febbraio 2023, 12:32
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