Roma, cuore e cardiologo. Tra sofferenze e sbalzi di pressione, non la lasceremo mai sola

Roma, cuore e cardiologo. Tra sofferenze e sbalzi di pressione, non la lasceremo mai sola

di Marco Conidi

Roma, cuore e cardiologo. A breve i dottori, oltre a smettere di fumare, bere troppi alcolici e mangiare grassi, per mantenere la salute del cuore sconsiglieranno di guardare la Roma dopo il 70esimo: ovviamente nessuno di noi seguirà il loro consiglio, perché la Roma non si lascia mai, a nessun costo in nessun modo. 

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Siamo nati così, incapaci di proteggerci da sofferenze, tensioni addominali e sbalzi di pressione. La Roma sarà sempre una montagna russa di altalenanti emozioni, e forse dentro di noi questo ci piace anche un po'. Sì lo so, spesso diciamo che vorremmo quelle belle partite che controlli il risultato, che spesso chiudi al primo tempo, che al sessantesimo inizi a pensare dove andrai a cena: e invece no, la Roma non è mai così e credo non lo sarà mai.

Imprevedibile, scriteriata, soporifera: e poi d'un tratto feroce, coraggiosa, spietata.

E ora che le partite non durano più 90 minuti ma 97, 98, 315, non so quanto, anche noi ci siamo adeguati a quella sofferenza. Puntualmente potete vederci sudati in pieno inverno, con il bavero del giaccone tra i denti, alcuni con il maglione sugli occhi su ogni calcio piazzato, alcuni fermi catatonici. Altri incapaci di star fermi e mimare miseramente ogni calcio o colpo di testa.

Potete vederci strillare ad ogni centimetro conquistato o con la voce strozzata in gola con i gomiti uniti, potete guardarci rotolare 4 file in giù per un pareggio al 93esimo tutti giù insieme ad amici ed estranei. Avvocati, operai, professionisti stimati e solitamente composti, sbracati in un abbraccio eterno con tutti e chiunque: ci troverete sempre lì, perché siamo fatti così e la Roma non la lasceremo mai sola, a rischio del cuore. Semmai al massimo, se è romanista, il cardiologo ce lo portiamo con noi. 

Forza Roma


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Gennaio 2023, 10:56
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