Cara Inter, che succede?

Cara Inter, che succede?

di Gianfelice Facchetti

Che succede, cara Inter? Cosa sta accadendo alla fine di un calendario di inizio anno tanto fitto quanto insensato? Cosa occorre per riaccendere la scintilla e riprendere la marcia? Marassi e il suo pareggio sono la fotografia di una stanchezza evidente che ci inchioda a fare i conti con difficoltà che pensavamo passeggere.

Un anno fa avevamo un solo fronte su cui misurarci, un solo obiettivo, e potevamo perseguirlo con una rosa più ricca per tecnica e soluzioni. Siamo ripartiti dopo una mezza rivoluzione estiva e grazie a quanto fatto sin qui, da due mesi ci troviamo a giocare ogni tre giorni anche per altre competizioni. C'è del merito, va detto, ma anche un po' di fatica in più. Il limite da una parte è stato aver avuto meno rotazioni a disposizione, costringendo quasi sempre Inzaghi a schierare gli stessi uomini titolari.


Dall'altra, emerge una caratteristica di questa squadra che sa giocare molto bene quando alcuni giocatori fondamentali girano tutti all'unisono: per segnare deve produrre molto, pagando a volte in termini di precisione. Vedi nel derby, col Liverpool o nelle ultime uscite meno brillanti del solito ma di certo con occasioni ghiotte buttate via. Occorre restare lucidi, fratelli e sorelle di Inter, vigili, serve ricaricare in fretta le pile confidando presto anche nell'apporto di Gosens e Correa.

In questo momento i giochi dello scudetto sono aperti piu' che mai, anche per quelli che fanno finta di non pensarci come se non li conoscessimo. Martedì sarà ancora derby, una buona occasione per risorgere e lasciarsi alle spalle una quaresima anticipata. Testa alta, avanti Inter!


Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Marzo 2022, 00:00
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