L'Inter è davvero tornata e possiamo continuare a sperare

L'Inter è davvero tornata e possiamo continuare a sperare

di Gianfelice Facchetti

Dopo pochi minuti di Cagliari Inter, l'inquadratura verso la porta difesa da Cragno pescava alle sue spalle la scritta in rosso "Testoni". Perché questo siamo, anche la squadra che ha segnato di più con la capoccia certo ma anche cocciuti, tenaci, forti. Di piede e di testa. Come quella di Darmian che con stacco imperioso ha suggellato una bella manovra di squadra, portandoci in vantaggio. L'Inter è partita subito bene con voglia e grinta sulla scia della vittoria in coppa Italia e niente era scontato, per di più gli echi di san Siro potevano spingere alla resa anticipata.

In piazza Duomo capannelli di tifosi milanisti erano già pronti a stappare, peccato per loro: il ghiaccio nel secchio si è squagliato e nessuno ha sbocciato. Eh sì, perché il flusso del gioco dei ragazzi di Inzaghi ha prodotto diverse occasioni fino al raddoppio di Lautaro, autore poi anche del tris intervallato dalla rete dei sardi.

Tre fischi e verdetto rimandato agli ultimi novanta minuti, tra Reggio Emilia e Milano. Inutile sviscerare i se, di utile ne è rimasto uno solo, improbabile, eppure ci aggrappiamo con tutte le nostre forze. Comunque vada alla luce di quanto fatto nelle ultime tre stagioni l'Inter è davvero tornata, lo dicono classifiche, risultati e trofei. La conduzione tecnica e gestionale della società continua a essere ottima, anche in mezzo alle difficoltà. Potremo continuare a sognare senza proclami, pragmatici ma sicuri di un saper fare calcio assodato.  La settimana alle spalle ci ha lasciato anche un pezzetto di tricolore addosso fino all'anno prossimo, la coccarda della coppa nazionale. È già qualcosa e forse non è tutto...


Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Maggio 2022, 12:26
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