Per Inter-Barça barricato in casa come nel 2010: bravo Inzaghi, una boccata di ossigeno

Per Inter-Barça barricato in casa come nel 2010: bravo Inzaghi, una boccata di ossigeno

di Gianfelice Facchetti

A mali estremi... Per Inter Barcellona ho messo in atto la strategia del 2010, stesso piano, stessa maniera. Ho mandato allo stadio mio nipote e mi sono barricato in casa. Telefono silenzioso, TV e radio spente, come se nulla dovesse accadere. Questa l'idea salubre che ho partorito per lasciare la nostra Inter in pace, forse da tifoso le sono stato anche troppo addosso, mi dicevo in questi giorni.

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Quando sono sceso a portare i cani in strada, immaginavo dovessero essere le battute finali. Senza sapere il risultato, sentivo nell'aria una tensione che poteva dire tutto o niente. Risalgo, controllo, otto minuti infiniti di recupero, roba da pazzi. L'Inter sta vincendo. Spengo. Accendo. Spengo ancora, anzi no.

Uno a zero di resurrezione nella notte in cui tanti erano pronti a cantare il requiem.

Bravo Inzaghi, questa boccata d'ossigeno e' per te in primis e di tutti quelli che vogliono tenere lontana la sola idea di rifare tutto daccapo, cadendo in un vizio che pensavamo dimenticato. Bravi ragazzi, che questa notte vi restituisca autostima e orgoglio; con questa voglia si lotta e si gioca contro chiunque. Bravo Marotta a mettere la faccia anche prima del fischio d'inizio. E bravo il popolo bauscia, encomiabile, paziente, caldo, unico, da Milano a Lamezia Terme passando per Roma. Cento di questi pieni a San Siro! Viva l'Inter, cosa bella della vita.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Ottobre 2022, 15:11
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