L'Inter supera anche la "trappola" del "suo" Mourinho. Ora la strada è in discesa

L'Inter supera anche la "trappola" del "suo" Mourinho. Ora la strada è in discesa

Dopo il derby, la Roma di Mourinho era una trappola gigantesca. Non che i prossimi turni saranno sul velluto ma i giallorossi dello Special One, erano un ostacolo serio vista la condizione di forma e il fatto che non perdevano da diversi turni. A riprova di tutto questo, il coro per l'artefice del Triplete si è alzato solo sul 3 a 0 quando i fantasmi erano stati scacciati.

La prima mezz'ora circa infatti era stata di studio reciproco, nessuno voleva rischiare granchè ma ci sono fischiate le orecchie per un colpo di testa di Mancini fuori di poco. Da li' la scossa, sublimata dopo poco grazie a un'invenzione di Calhanoglu, migliore in campo assoluto, per Dumfries. Esulto abbracciando mia moglie e i miei figli, voltandomi trovo Bedin, numero 4 della seconda Grande Inter: abbraccio anche lui.

Ecco l'Inter sciogliersi nella manovra, ritrovare le distanze e diventare padrona assoluta del campo.

Proprio così, prima della fine del primo tempo, arriva il raddoppio con una perla di Brozovic, luce a san Siro sempre e comunque con la complicità del turco e di Barella. L'inizio del secondo tempo in pochi attimi alza la tensione, un paio di leggerezze fan capire a una difesa ancora super che è presto per mollare, si riprende a macinare gioco. E gol, il terzo, con Lautaro, finale. Quasi, c'e' tempo anche per quello della bandiera romanista, in mezzo a cori per Simone Inzaghi e per Josè, a cui auguriamo di vincere la Conference League.

Dopo la terza rete Bedin se n'è andato, troppa tensione dice, mi ha spiegato perfettamente cosa gli succede e cosa fa mentre vede le partite sia allo stadio che a casa. Idem, anche a me, pensavo che con il tempo si diventasse saggi e distaccati. Balle, accanto alla parola Inter ieri c'era Roma e io la leggevo al contrario. AMOR.


Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Aprile 2022, 09:34
© RIPRODUZIONE RISERVATA