Il derby di Milano come un giallo di Alfred Hitchcock

Il derby di Milano come un giallo di Alfred Hitchcock

di Gianfelice Facchetti

Quando, verso fine Settecento, Edward Stanley, dodicesimo conte di Derby, istituì una gara ippica tra puledri di tre anni a cui diede il suo nome, non poteva immaginare quanto avrebbe galoppato per il mondo quella parola. Sarebbe arrivata fino a Milano, marcando due giorni speciali nel calendario degli appassionati di calcio. E' cominciato infatti il conto alla rovescia verso uno di quelli, verso Inter-Milan che si giocherà sabato 5 febbraio. Parliamo della sfida con cui venne inaugurato anche San Siro in un giorno di settembre del 1926: rossoneri in vantaggio con gol di Santagostino detto "Pin", vittoria finale nerazzurra per 6 a 3.

Di gare stracittadine ce n'erano state anche prima dell'avvento dello stadio che ancora oggi ospiterà la gara: un filo rossonerazzurro ci ha accompagnato sin qui, verso il derby numero 230. Capienza al cinquanta per cento, campo rifatto per l'occasione, adrenalina a mille per la piu' romantica delle sfide che potrebbero valere un pezzo di scudetto. Le squadre sono al lavoro tra calciomercato e Nazionali, la città ancora non ci pensa troppo mentre, in cuor suo, ogni tifoso e' gia' al lavoro con cabala e riti propiziatori.

Ci si aggrappa a tutto, ai numeri, alle statistiche, alla gloria, ai gol e alla storia.

Chi ci arriva meglio? Chi scenderà in campo più tranquillo? 1, X o 2? E' tempo di pronostici o forse no. Anche se succede più facilmente all'andata che al ritorno, la partita è aperta a tutto, a emozioni non banali dal calcio d'inizio ai minuti finali. Come un giallo, fatto di suspense e brivido. Quando c'è di mezzo l'Inter questo è garantito, non è pazzia, e' pathos. Lo aveva imparato anche il tifoso del West Ham, Alfred Hitchcock, in un giorno di maggio al Prater di Vienna per assistere alla finale tra Inter e Real Madrid.

Pochi giorni fa, nella pagina instagram di Nostalgia Futbolera è stata postata una sua foto mentre legge "Il Giorno" che parla dei nerazzurri. Capì forse in quel momento che il labirinto delle passioni è tinto di nero e d'azzurro; chissà che in questi giorni Inzaghi non faccia vedere ai nostri beniamini qualche lungometraggio del Maestro per mettere a punto il delitto perfetto.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Gennaio 2022, 08:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA