Inter agli ottavi, in barba a Xavi e alle sue risatine. Applausi per Dzeko e Mkhitaryan

Inter agli ottavi, in barba a Xavi e alle sue risatine. Applausi per Dzeko e Mkhitaryan

di Gianfelice Facchetti

Ohibò, l'Inter si qualifica agli ottavi di Champions con un turno di anticipo, in barba a Xavi e alle risatine del giorno in cui furono sorteggiati i gironi. «Peggio di così», era il piu' clemente dei titoli che sottolineavano l'amara sorte nerazzurra: tutti promossi era cosa fatta, eccetto per noi.

Come risarcimento adesso ci vorrebbero prime pagine di lusinghe? No, lasciate perdere, non siamo abituati all'adulazione, non sapremmo cosa farcene se non sorridere. Fossimo usciti noi come la Juve, apriti cielo, impallinati tutti senza se e senza ma. Passiamo oltre dunque che e' meglio, agli ottavi.

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Poker servito che vale il pass, raggiunto senza grande fatica e applausi per tutti ma specialmente per due: Mkhitaryan e Dzeko.

Oltre alle loro, ci sono state altre buone prestazioni ma oggi voglio benedire l'intelligenza di due campioni tanto esperti quanto umili e al servizio dei compagni. Se l'Inter è tornata squadra deve molto a loro, di poche parole e molti fatti, due cosi' a dispetto dell'età dicono che nel calcio di oggi oltre all'intensità, c'è spazio anche per la saggezza.

Mi azzarderei a chiamarli maestri, capaci di istruire i più giovani nel saper leggere la partita, nello scrivere il proprio nome sul tabellino, nel far di conto tra gol e classifiche. Da qui alla sosta altre prove ci attendono e, archiviata la qualificazione, sarebbe bello riuscire a recuperare terreno anche in campionato. È tornato anche Lukaku da una lunga assenza, giustifica e gol. Carta, calamaio e penna, forza ragazzi, non c'è tempo da perdere!


Ultimo aggiornamento: Giovedì 27 Ottobre 2022, 00:15
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