UP
GASLY – Non male. Col casco che omaggia Ayrton Senna, si piazza tra i migliori che partecipano al Campionato dei cosiddetti mortali. Si sta guadagnando, abbastanza velocemente, la possibilità di poter ambire a un top team. GASATO
BOTTAS – Un colpo, una tacca. Pole position numero 15 e, soprattutto, il piacere di averla sfilata all’amico/nemico Hamilton. Si gode le ultime briciole del Mondiale e cerca, quando può, di spazzolarle via avidamente. DESIDEROSO
LECLERC – Se avesse un’auto performante, spaventerebbe tutti gli avversari. Mercedes in primis. E invece, a spizzichi e bocconi, grazie alla sua elegante tignà, riesce sempre a togliersi qualche (esile) soddisfazione. DETERMINATO
RUSSEL – Una 13esima posizione che vale molto, poiché si mette alle spalle, tra gli altri, Vettel e Stroll. Minimizza, ove possibile, le lacune della Williams e prosegue nel personale percorso di crescita. PROGREDITO
DOWN
RACING POINT – Una delusione.
VETTEL – Non avrà responsabilità dirette sulla macchina, nata perdente, ma sembra proprio aver mollato mentalmente. Non può esserci altra spiegazione. A patto che guidi la stessa monoposto del compagno Leclerc. INVISIBILE
HAAS – Si potrebbe fare un rapido copia e incolla delle ultime settimane: vettura scarica e con enormi difficoltà a livello di propulsore. La frustrazione dei piloti è il simbolo più evidente del fallimento tecnico della scuderia. ASSENTE
GIOVINAZZI – Il modo peggiore per festeggiare il rinnovo con l’Alfa Romeo. Vuoto e senza spunti, il driver pugliese chiude la qualifica in ultima posizione. Riuscendo a fare peggio pure di Latifi. DILEGUATO
Ultimo aggiornamento: Sabato 31 Ottobre 2020, 15:47
© RIPRODUZIONE RISERVATA