Il futuro della Ferrari: Sainz il nome caldo, Hamilton la suggestione
di Giorgio Ursicino
A Binotto e i suoi potrebbe venire la pelle d’oca ad assaltare l’inespugnabile fortino Mercedes, comandato da sua maestà Hamilton, con due piloti che hanno vinto solo due gare in due (Lewis da solo di gran premi ne ha vinti 84). A qualsiasi stratega verrebbe in mente di prendere due piccioni con una fava: ingaggiare il migliore togliendo chi ha già portato cinque titoli a Stoccarda. Impresa impossibile? Niente affatto. Certo, lasciare le Frecce d’Argento sarebbe folle, ma vanno valutate alcuni aspetti contingenti. Hamilton già quest’anno può uguagliare Schumacher a quota sette titoli e superarlo nel numero delle vittorie (91). Quale occasione migliore per entrare nella leggenda vincendo l’ottava corona riportando al trionfo il Cavallino? In più, Lewis ha un’amore speciale per le Ferrari, è stato più volte a Maranello e nel suo garage ha avuto diverse Rosse stradali. Se si offrisse lui, servirebbe molto coraggio a sbattergli la porta in faccia. Vettel potrebbe aver fiutato che un’ipotesi del genere gli aprirebbe immediatamente le porte del castello fatato, un tedesco tornerebbe al volante della corazzata di Stoccarda e sarebbe un’ottima occasione per risparmiare sugli ingaggi in un periodo di “budget cap”. Veniamo a Sebastian
Come abbiamo visto il suo futuro può essere legato a Hamilton essendo gli unici super campioni degli ultimi 15 anni (10 mondiali in due). È sicuro che, a questo punto, Vettel correrebbe con Lewis pur di guidare una Mercedes e Hamilton, a cui piacciono le sfide, non si tirerebbe certo indietro. D’altra parte sarebbe più folle tornare alla Red Bull, dove pur è amato, sfidando Verstappen: meglio sfidare una leggenda che prenderle da un giovane rampantissimo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Maggio 2020, 09:30
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