F1, Hamilton vince in Messico e può sperare

F1, Hamilton vince in Messico e può sperare

di Piergiorgio Bruni
Hamilton conquista con merito il GP del Messico e, a due gare dalla conclusione della stagione, tiene più viva che mai la corsa al titolo piloti. L'inglese, infatti, rosicchia 7 punti a Rosberg, leader della graduatoria con 349 punti (+19 sul compagno di scuderia) e secondo sul podio. Dietro la coppia Mercedes si piazza Vettel. Il tedesco, quarto al traguardo, guadagna un posto a causa della penalizzazione di 5 secondi combinata a Verstappen, colpevole di non aver ceduto la posizione al ferrarista dopo un'uscita di pista nel terz'ultimo giro.

La Red Bull, comunque, si consola guardando la classifica costruttori: chiuderà il campionato quasi certamente alle spalle delle Frecce d'Argento. Pomeriggio altalenante per Raikkonen. Il finlandese chiude sesto, bello il suo sorpasso su Hulkenberg, ma per lunghi tratti del gran premio è costretto a fare i conti con evidenti difficoltà prestazionali delle gomme medie.

Sul podio, poi, fra sorrisi e festeggiamenti non manca la coda polemica. È la querelle fra Vettel, che nelle curve conclusive, via radio, ha pure mandato a quel paese il direttore di corsa Charlie Whiting, reo di non aver preso immediatamente provvedimenti, e il disobbediente Verstappen. «Gli sfoghi via radio? Sul finire racconta il quattro volte campione del mondo l'adrenalina pompava di brutto. Ero deluso quando ho passato il traguardo, poi però mi hanno detto che ero diventato terzo. Perciò sono contentissimo».

Compiaciuto, pure il team principal della Rossa: «La scorrettezza di Verstappen? Il mio primo pensiero spiega Arrivabene è stato quello di tenere concentrato Sebastian (Vettel, ndr), tanto i conti li avremmo fatti poi. Questo podio è bello perché meritato».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Ottobre 2016, 10:02
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