F1, Gp d'Australia: gara anomala,
la vera notizia sono i ritiri dei big

F1, Gp d'Australia: gara anomala, ​la vera notizia sono i ritiri dei big

di Piergiorgio Bruni
ROMA - L'esordio del campionato 2014 di F1 non regala grande spettacolo agli appassionati. A Melbourne vince Rosberg su Mercedes, dietro di lui l'esordiente Magnussen su McLaren, terzo il compagno di scuderia Button. Un podio ridisegnato a tavolino 5 ore dopo la conclusione della gara per la squalifica di Ricciardo (precedentemente secondo) per aver fatto registrare “consistenti anomalie” sul flussometro della benzina.





Senza infamia e senza lode le Ferrari: quarto Alonso, settimo Raikkonen. Quella australiana non rimarrà una gara da almanacco: gli unici sussulti, infatti, arrivano nei primissimi giri quando, in rapida successione, si ritirano Massa, il poleman Hamilton e il campione del mondo Vettel. Il primo per un incidente, gli altri due per noie tecniche.



Le rosse, invece, pur dimostrando la consueta affidabilità, non hanno brillato. Il distacco di oltre 35'' dai primi, che senza l'entrata della safety car per l'incidente di Bottas sarebbe potuto essere maggiore, dimostra che c'è ancora moltissimo da lavorare. Sia per quanta riguarda gli aspetti aerodinamici, sia per qualche problemino elettrico da capire e risolvere al più presto. Bicchiere mezzo pieno per Alonso: «L'aver portato due macchine al traguardo è una cosa che dà fiducia a tutto il team. La cosa buona sono i punti in più su Vettel ed Hamilton».



Schumacher - «Michael è ancora in fase di recupero, in altre parole, non si è ancora svegliato», così Sabine Kehm, manager del campione tedesco, alla tv Rtl.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 17 Marzo 2014, 09:53
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