Italia, Conte: «Con la Finlandia non vedremo spettacolo ma mi aspetto dei segnali»

Italia, Conte: «Con la Finlandia mi aspetto dei segnali forti»

di Alessandro Angeloni
dal nostro inviato

VERONA Il ct Antonio Conte alla vigilia della sfida contro la Finlandia, ultimo appuntamento prima dell'esordio contro il Belgio, a Lione, il 13 giugno. Ultima partita di Conte in Italia, prima dell'esperienza in Inghilterra. «Quando ho lasciato Coverciano ho avuto un pizzico di nostalgia: sono uno che si affeziona alle situazioni: è vero, cambio paese, ma una parte di me resterà sempre dove sono stato in precedenza. Se ringrazio la Nazionale? Sì, come tutte le squadre di club dove sono stato. Ciò che ho sempre promesso è la passione, mi si può rimproverare tutto ma non che non cerchi di dare il massimo. Non giocavamo a Verona con la Nazionale dal 1989, speriamo di passare una grande serata».

Conte prove d'Italia. «Voglio verificare se il lavoro svolto fin ora è stato assimilato, se i calciatori stanno recuperando. Un'amichevole importante, come tutte. Certo, questa è l'ultima prima dell'Europeo, quindi mi aspetto segnali in più. Ci arriviamo come avevamo preventivato. Abbiamo fatto un buon lavoro, l'idea di gioco sta coinvolgendo tutti, sta diventando interessante. Ci aspetta un impegno difficile, ma nessuno vuole tirarsi indietro. Contro la Finlandia non so se vedremo spettacolo, gli avversari hanno scelto un sistema molto difensivo, dovremo essere bravi a non farli ripartire. Al di là dei risultati mi interessa il riscontro di certi principi su cui abbiamo puntato».

Prove di formazione, solo 3-5-2?: «Ci saranno dei cambiamenti in formazione, ma non tantissimi. Non si può passare da un sistema di gioco all'altro, questa è improvvisazione. E così l'Italia sarebbe una selezione e non una squadra. Noi siamo squadra, quello che conta, al di là dei numeri, è l'atteggiamento: è importante essere aggressivi, intensi. I numeri sono freddi, non parlano».

Il clima e le chiacchiere: «Noi cerchiamo di lavorare e concentrarci su ciò che dobbiamo fare. Il clima, positivo o negativo, non ci deve condizionare. Sono contento di questi ragazzi e quello che gira intorno ci deve coinvolgere fino a un certo punto».

Thiago Motta l'oriundo. «Sta bene e non c'è nessun problema. Diffidenza nei suoi confronti perché è oriundo? Per me è italiano a tutti gli effetti, così come Eder. Le critiche fanno parte del gioco, sono nel calcio da trent'anni, è inevitabile che si crei qualcosa per parlare, è il chiacchiericcio da bar fatto per divertimento»

Le avversarie si mettono a "specchio". «Non è la prima volta che le squadre si snaturano per affrontarci, vuol dire che creiamo qualche problema tattico. Evidentemente hanno timore e rispetto».

Eder condizione fisica. «Abbiamo fatto un lavoro sull'aspetto tattico, fisico e della mentalità. Inevitabile che qualcuno sia arrivato meglio, altri peggio, chi aveva infortuni, ci aveva giocato meno. Questi gironi servono per portare tutti i calciatori allo stesso livello. La voglia dei miei calciatori mi dà fiducia. Da qui in avanti sarà sempre più dura e bisognerà affrontare ogni situazione nel migliore dei modi».

Zaza, agonismo pericoloso: «Voglio che lui sia così. E' il primo a cui chiediamo di pressare. Deve stare attento, ma non sarò io a fermare il suo impeto. Ha la passione della palla e sa dare fastidio agli avversari. Uno come lui galvanizza tutta la squadra».

BARZAGLI IL REDUCE DEL MONDIALE
Ecco uno dei reduci del 2006. Un pezzo del campionato del mondo in Germania va in Francia, è Andrea Barzagli, all'ultima avventura con la maglia azzurra. «Ora non voglio pensarci, non conta, vorrei solo godermi questo splendido Europeo. Differenza con le altre nazionali? I gruppi non sono mai uguali. Conta lo spirito del gruppo e su questo stiamo lavorando. Giocare per la Nazionale è sempre un orgoglio. Mi dà fastidio invecchiare, ma sono carico».

La difesa più forte. «E' una valutazione vostra. Il nostro reparto è collaudato e ci dà certezze. E queste certezze dobbiamo darle alla squadra. Speriamo di essere una delle migliori anche all'Europeo».
 
Ultimo aggiornamento: Martedì 7 Giugno 2016, 14:42
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