Zlatan Ibrahimovic viola le regole anti Covid e si fa aprire un ristorante per pranzare a Milano. Il calciatore svedese del Milan se ne sarebbe infischiato della zona rossa in Lombardia e si è fatto aprire il ristorante di Tano Simonato, proprietario del locale "Tano passami l'olio".
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Un pranzo con altre persone, senza rispetto dei limiti previsti dal Dpcm. Non solo infatti i locali non possono servire al tavolo, ma comunque, qualora si potesse, i commensali non potrebbero essere più di 4 per tavolo. Violando ogni regola, come riporta FanPage, Ibra e gli altri avrebbero anche speso circa 300 euro a persona per il pasto . Tra i presenti, ci sarebbe stato anche l'ex calciatore del Milan, Ignazio Abate.
Un pranzo che si sarebbe dovuto svolgere in grande segretezza ma che di fatto era noto a molti, a confermarlo è stato anche lo chef del ristorante: «Ibra, Ignazio con un altro amico carissimo sono venuti a trovarmi, siamo stati lì un paio d'ore e poi se ne sono andati a casa».
Una violazione aggravata dal fatto che proprio Ibra era stato scelto come testimonial proprio contro il Coronavirus dalla Regione Lombardia: "Il virus mi ha sfidato e io ho vinto, ma tu non sei Zlatan non sfidare il virus", recitava lo slogan. Un brutto scivolone.
Ultimo aggiornamento: Martedì 13 Aprile 2021, 21:06
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