Zaniolo vittima e carnefice: la Bertolini lo attacca, la mamma lo difende. E sui social spopola #Zanioloeducato

La polemica dopo le parole di Milena Bertolini, ct della nazionale femminile

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di Gianluca Lengua

Nicolò Zaniolo al centro della bufera mediatica e arbitrale. Questa volta il rinnovo del contratto non c’entra nulla, perché a dare la stura alle polemiche, oltre al gol annullato in Roma-Genoa per un fallo di Abraham, è stata l’espulsione di Abisso per una domanda posta dopo la rete: «Che c… hai fischiato?». Un atteggiamento giudicato arrogante sia dal direttore di gara - che lo ha buttato fuori con un rosso diretto (rischia due giornate) - sia da Milena Bertolini ct della nazionale femminile: «Ultimamente ha delle difficoltà, va aiutato, va educato. Poi in quel caso l'arbitro doveva fare la sua parte, ma non per questo giustifico l'atteggiamento di Zaniolo».

Zaniolo «va educato», bufera social

 

Parole dure verso un ragazzo rimasto in infermeria per quasi due anni e che da soli 7 mesi si sta approcciando nuovamente al calcio con continuità: «Troppo facile puntare il dito... Ignorare è la cosa migliore. Ringrazio tutti voi ed i vostri messaggi e l'amore che dimostrate», ha scritto la mamma Francesca Costa su Instagram. Intanto sui social, sta spopolando l’hashtag #Zanioloeducato: gli utenti si stanno divertendo a creare post ironici sulla presunta educazione del gioiellino giallorosso.

«Zaniolo ha aiutato Abisso ad attraversare la strada», «Zaniolo da del “lei” a tutte le persone adulte e anziane», «Zaniolo si è alzato dal suo posto sull’autobus per far sedere una donna incinta», «Zaniolo questa mattina ha dato precedenza ad una signora anziana alla posta», e così via.

L’obiettivo della protesta su Twitter è voler sottolineare la troppa severità verso un ragazzo che all’età di 22 anni ha già vissuto esperienze segnanti.

Per un giovane calciatore in procinto di scalare la vetta del mondo, rompersi due volte di seguito il legamento crociato e vedere il suo sogno allontanarsi, è di certo sconvolgente («Ho pensato di smettere con il calcio», ha sussurrato dopo l’infortunio in Nazionale).

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Di certo delle punte di arroganza si sono palesate da quando è arrivato alla Roma: dal comportamento in nazionale Under 21 che gli è costato l’allontanamento, ad alcune risposte ai compagni di squadra non esattamente educate e diplomatiche. Nicolò sta lavorando anche sui giusti comportamenti, che arriveranno con la crescita, l’aiuto della famiglia e di allenatori che riusciranno ad entrarci in sintonia. Come ha fatto Mourinho da quando ha preso in mano la Roma: lo Special One lo ha messo al centro del progetto tecnico, ci parla quotidianamente e lo aiuta a correggere una condotta a tratti insolente. Ma il lavoro non è nemmeno a metà.

 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Febbraio 2023, 03:36

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