Wijnaldum sbarca a Roma, Da Boniek a Pruzzo i grandi ex ci credono: «Squadra da scudetto»

Un altro colpo che alimenta l’entusiasmo

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di Stefano Carina

Il sorriso di Georginio è contagioso. Mentre esce dal terminal di Ciampino, gli oltre 500 tifosi che sono lì presenti ad attenderlo, danno sfogo al loro entusiasmo intonando il coro preso in prestito dalla Kop del Liverpool, sulle note della versione remix del brano This Girl' del gruppo musicale australiano Cookin' on 3 Burners. Wijnaldum appare quasi stupito. Da fuoriclasse, anche fuori dal campo, mentre viene invitato a salire sul Van già con il motore acceso, si avvicina invece verso la folla applaudendo. Firma un paio di maglie e poi si gira, per farsi immortalare dai familiari e dai fotografi in questo anticipo di passione giallorossa.

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L'arrivo di «Gini» - in prestito con diritto di riscatto fissato a 8 milioni (la Roma pagherà 4,5 milioni dei 7 dello stipendio più 0,5 di bonus, diviso a metà con il Psg) - regala ulteriore credibilità al progetto giallorosso. Se Mourinho è probabile che si affretterà alla vigilia del match con la Salernitana ad abbassare toni e aspettative, in città inizia a farsi spazio - tra social e radio - una parola proibita. Anzi, la parola proibita: scudetto. Gli arrivi di Dybala, Matic, Wijnaldum, quello prossimo di Belotti, regalano allo Special una piccola corazzata. È probabile che l'ago della bilancia rimanga tuttavia la permanenza di Zaniolo e l'acquisto di un difensore che possa unirsi alla batteria dei quattro presenti attualmente in rosa.
I PARERI
La pensa così Zibì Boniek: «La Roma deve competere per lo scudetto. E deve provare a raggiungere la fase a eliminazione diretta dell'Europa League, magari bissando la finale di Tirana. Poi, se dovesse vincere lo scudetto, sarebbe straordinario. Quello dei giallorossi è un mercato da applausi. Senza spendere troppi soldi e cercando i giocatori giusti, hanno completato la rosa in modo incredibile. La squadra si è rinforzata ed è competitiva, deve mirare in partenza alla Champions e ai primi quattro posti. Poi vincere o meno è questione di mentalità, di grinta, di concentrazione settimanale. Ma per quello garantisce Mourinho».

Si accoda all'entusiasmo un altro ex giallorosso, Amedeo Carboni: «Sì, la Roma può essere tranquillamente inserita tra le grandi. Tra l'altro per vincere un campionato, non devi per forza essere la squadra più forte. Puoi partire da outsider, come accaduto al Milan lo scorso anno, e approfittare se chi ti precede non va al massimo. La rosa è forte. Dybala e Wijnaldum sono calciatori che spostano gli equilibri. Forse manca qualcosa in difesa, il centrocampo ora è più dinamico anche se non velocissimo. Zaniolo? Bisogna capire se ha voglia di mettersi in gioco. Al momento non è super campione. Dovesse partire, la squadra resterebbe comunque forte».

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Sorpreso e soddisfatto anche Bomber Pruzzo: «Sulla carta la Roma parte per competere per il quarto posto, non per lo scudetto. I giallorossi sono davanti al Napoli, hanno accorciato la distanza da Milan, Inter e Juventus. Considerando però che il prossimo sarà un campionato anomalo per via del Mondiale, tutto può accadere... Soprattutto con Mourinho. Dybala è un fuoriclasse e lo è anche Wijnaldum, la squadra con loro due cambia molto. Per arrivare al livello delle milanesi, manca un difensore». Più cauto Ruggiero Rizzitelli, che si porta dietro il solito carico di simpatia: «Vinciamo facile!!! - ride - No, scherzo. Penso che gli arrivi abbiano rinforzato molto la rosa ma Juventus e Inter per ora hanno qualcosa in più. La Roma è subito dietro con il Milan. Ricordiamo che si parte da un sesto posto. Quello che posso augurare a Mourinho è di ripetere quanto fatto dai rossoneri lo scorso anno. Non erano i favoriti, eppure alla fine hanno trionfato».
 


Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Agosto 2022, 08:40

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