Vialli morto, il ricordo della sua Cremonese: il video che commuove

Gianluca debuttò nella stagione 1980-81, scrive sul proprio profilo social nel giorno della morte dell'ex giocatore

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«Resterai un esempio indelebile della nostra essenza, Luca Vialli»: così la Cremonese, dove Gianluca debuttò nella stagione 1980-81, scrive sul proprio profilo social nel giorno della morte dell'ex giocatore, che a Cremona è nato e cresciuto. E gli dice addio usando le sue stesse parole in un breve video con alcuni momenti della sua carriera.

Gianluca Vialli morto, le sue ultime parole per Cremona e la Cremonese

«Ho fatto il calciatore.

Il nostro business è regalare emozioni e ricordi alle persone. Quello è: noi giochiamo, vinciamo e perdiamo. Le persone vanno a casa, sono felici, esaltate o depresse. Adesso che non posso più regalare questo tipo di emozioni voglio essere fonte di ispirazione. E quindi vorrei che un giorno un bambino mi guardasse e mi dicesse: 'anch'io un giorno voglio essere ambasciatore di Cremona!'» dice Vialli, prima dell'ultimo frame con la scritta 'per sempre uno di noì.

Vialli, il ricordo del sindaco di Cremona

Per Cremona è un onore e un privilegio essere la città di Gianluca Vialli «e troveremo il modo per ricordarlo e onorarlo» assicura il sindaco Gianluca Galimberti. E' un ricordo commosso e partecipe il suo all'ex attaccante morto oggi a Londra dopo una lunga malattia combattuta apertamente e con coraggio. «Grazie a lui possiamo imparare ad essere coraggiosi, gentili, innamorati della vita - spiega Galimberti -. Ai suoi cari, in questo momento così difficile, un abbraccio carico di affetto, di riconoscenza e di stima».

Per ricordarlo in sindaco parte dall'ultimo incontro, allo Zini: «Me lo ricordo non molto tempo fa seduto poco distante allo stadio di Cremona, a tifare la sua e la nostra Cremonese. Una stanchezza riservata, una gentilezza accogliente, un garbo signorile e buono. 'Ciao Gianlucà, tanti lo salutavano così, come un amico, con confidenza e affetto. E del resto è nel cuore dei cremonesi da sempre». Galimberti ricorda il campione con «potenza esplosiva, rara e coinvolgente bravura, passione per lo stupendo gioco del pallone, gioia di vivere in ogni corsa e ogni goal», ma soprattutto l'uomo.

«Ho in mente Gianluca in piazza Stradivari, invitato da persone fantastiche in una serata magica. Raccontava la sua storia con ironia, intelligenza, profondità e tutte le persone ascoltavano in silenzio le sue parole, così vere anche perché provate dal fuoco della sofferenza, vissuta senza enfasi, con il coraggio grande di una semplicità profonda, razionale, radicata in un amore intenso per la vita. E da quella serata tornammo a casa migliori, rafforzati dal suo coraggio e motivati da quel desiderio intenso di vivere».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 6 Gennaio 2023, 16:47

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