Verona-Roma 1-3, le pagelle dei giallorossi: Matic esperienza e sangue freddo, Zaniolo strappi di classe, Volpato quante perle

Verona-Roma 1-3, le pagelle dei giallorossi: Matic esperienza e sangue freddo, Zaniolo strappi di classe, Volpato quante perle

di Francesco Balzani

Verona-Roma 1-3 in un posticipo della 12/a giornata della serie A. Padroni di casa in vantaggio con Dawidowicz al 27'. Nella ripresa i tre gol della Roma con Zaniolo al 47', Volpato all'88' e El Shaarawy al 92'

LE PAGELLE DELLA ROMA

Rui Patricio 6: L’area piccola dovrebbe essere il suo territorio e conforto, ma spesso diventa fonte di preoccupazione. Tra i pali è attento, fin quando non arriva quella maledetta deviazione. Nella ripresa è chiamato solo a un paio di uscite a scacciar via le speranze di nuovo vantaggio dell’Hellas. 


Mancini 6: Quando ha spazi per osare non si fa pregare e anzi si fa vedere spesso in area avversaria. Dietro non brilla per stile ma è efficace il giusto e anche senza ringhiare fa rispettare le distanze. Esce per ragioni tattiche. (21’st Matic 7: serve esperienza e sangue freddo. Becca una traversa nel finale e soprattutto mette a Volpato un pallone dolce dolce). 


Smalling 6,5: Non giganteggia come al solito ma intorno alla sua area i mattoni reggono bene ogni tipo di urto. L’inglese garantisce solidità ma non gli basta. Getta i suo dread oltre la zona di competenza andando spesso a garantire la superiorità. Che altro deve fare?


Ibanez 5: Partenza stropicciata con Faraoni che lo sovrasta. Roger prova a rialzare la cresta ma in uscita continua a sbagliare troppi palloni generando ansia e agitazione al reparto. Come quando di testa nella ripresa rimette in mezzo un pallone in stile It. 


Karsdorp 6,5: E’ sicuro, non mostra crepe. E al primo affondo sfrutta un assist di Zaniolo e mette Abraham in porta. Ci riprova due minuti dopo, e pure stavolta Tammy non lo gratifica. Anche in fase difensiva è quello che balla meno. Coi mezzi che possiede ha fatto quasi il massimo. 


Camara 7: Ingrana la quarta di fila, ma serve la quinta sparata per rincorrere Tameze e dare copertura. Lui di benzina in corpo dimostra di averne tantissima sia in fase di copertura sia quando c’è da ribaltare l’azione. E’ lucidissimo quando serve Abraham in occasione del pareggio. (37’st Shomurodov 6: serviva il suo fisico).


Cristante 5: Intorno si muovono a fatica ma a volte si perde nei pensieri facendosi rubare il pallone spesso e volentieri. Si stacca tardi anche sul tiro che porta al vantaggio. veronese. E’ stanco, si vede chiaramente. Ma ora non è il momento di rilassarsi. Esce. (1’st El Shaarawy 6,5: Passa presto a sinistra per garantire ampiezza.

Ci riesce a sprazzi, poi è Faraone di ghiaccio per chiudere i giochi).


Zalewski 5: Coperture un po’ da brividi, tanto per onorare il tema della serata. E anche in fase di spinta fatica a trovare spazi e spunti per far male.  (12’st Belotti 6: non ha le occasioni di Abraham, ma prova a crearsele e mette tutto ciò che ha)


Pellegrini 5,5: Per un’ora buona fa la figura del fantasma andandosi a nascondere tra le maglie gialloblu e azzerando completamente il fattore sorpresa che lo scorso anno ne aveva fatto uno dei migliori giocatori del campionato. Merito anche della mosse di Bocchetti che gli incolla Tameze alle caviglie, ma da lui ci si aspettato tanto di più. Perde pure un paio di palloni pesanti. Qualche lampo nel finale.

 
Zaniolo 7: Provoca strappi improvvisi garantendo quel cambio passo necessario come quando assiste Karsdorp per il palo di Abraham. Poi viene riempito di botte e provoca il rosso porpora di Dawidowicz. Sfida fischi, calcioni e mormorii. E si fa trovare al posto giusto nel momento giusto. (12’st Volpato 8: Prova subito a scombinare i piani e creare scompiglio. Ci riesce, ma le perle se le tiene alla fine. Gol, assist, baci e abbracci. Con il marchio di Totti).


Abraham 5: Dopo le gioie finlandesi prova a riportare il gol anche a temperature meno proibitive. Mourinho lo invita alla profondità, lui la trova ed è bravo a liberarsi di Montipò. Sul più bello però si trasforma in Mr.Hyde e si divora un gol fatto. E non è tempo di regali, non più. Ne fa un altro colpendo il palo quasi a porta vuota, per fortuna c’è Zaniolo. 


Mourinho 7: Occasioni così non capitano spesso. Le prova tutte per sfruttare il vantaggio numerico. Tira fuori dal cilindro tutto ciò che divide uno Special da un allenatore normale. È terzo, senza Dybala e Wijnaldum


Ultimo aggiornamento: Lunedì 31 Ottobre 2022, 20:45

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