La Signora e la tassa-Juric. Finiva 1-1 allo Stadium, finisce 1-1 al Bentegodi. Nell’emergenza, Pirlo non trova risposte ai cambi dell’Hellas. È un pareggio pesante. L’Inter è a +7 e può allungare col Genoa. Alla vigilia Pirlo diceva che di scudetto, nello spogliatoio, si parla e si deve parlare. È una parola che risuona un po’ meno forte, dopo Verona. Tanti cerotti, troppi. Sul gol di Barack, Alex Sandro perde la marcatura ed è il gancio per ricordare i forfait bianconeri: Bonucci, Chiellini, Cuadrado, l’equilibratore Arthur, Dybala, Morata e Danilo. La Juve del primo tempo è piaciuta perché l’ha messa sullo stesso piano del Verona, forse sorprendendolo: aggressione spinta. L’è mancata la stoccata in area e una miglior connessione con Ronaldo, servito poco o male. Nell’emergenza, Pirlo ha scelto Ramsey anziché McKennie, affidando a Bentancur la protezione di una difesa con le toppe. Il problema di Madama è che non ha saputo mettere il lucchetto alla partita. Dopo aver costretto il Verona a esprimersi a sprazzi (Faraoni, palo in avvio), l’ha colpito con quella che sarebbe l’arma preferita di Juric, cioè i recuperi a metà campo, da cui la verticalità per Chiesa che liberava Ronaldo per il vantaggio.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Magnani, Gunter, Lovato; Faraoni, Sturaro, Ilic, Dimarco; Barak, Zaccagni; Lasagna. All. Juric.
JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Demiral, De Ligt, Alex Sandro; Chiesa, Bentancur, Rabiot, Ramsey, Bernardeschi; Kulusevski, Ronaldo. All. Pirlo
Ultimo aggiornamento: Sabato 27 Febbraio 2021, 23:41
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