Vanzina: «Roma-Juve? La sento più del derby. Mourinho un perfetto attore western»

Il regista: "Una sfida epica. E ricordo quando l'avvocato Agnelli mi invitava allo stadio a Torino: andavamo in elicottero"

Vanzina: «Roma-Juve? La sento più del derby. Mourinho un perfetto attore western»

di Claudio Fabretti

«Roma-Juve? La sento più del derby, è la sfida alla rivale che ci ha fatto più soffrire». A garantirlo è un tifoso romanista d’eccezione, anzi, eccezzziunale veramente, come Enrico Vanzina.

Questa intervista fa parte dell'inserto di Leggo su Roma-Juventus che verrà distribuito domenica allo Stadio Olimpico prima della partita delle 20.45

Che rapporto ha con la Roma?

«Sono fidanzato con lei da 60 anni, anche se non mi ha mai voluto sposare. Un amore terrificante, e anche doloroso, ma che ha regalato momenti bellissimi».

Che cosa rappresenta per lei Roma-Juve?

«È una sfida permanente, che non si è mai pacificata. Per noi è sempre stata una specie di lotta del bene contro il male, ma anche loro la sentono molto, come se, da vecchia capitale, Torino avvertisse il confronto con Roma. E poi sono tifoserie molto diverse».

In che senso?

«Noi romanisti ci confrontiamo più facilmente con le tifoserie di squadre delle città, ad esempio il Milan (ricordo anche gli applausi di San Siro per Totti), o il Napoli, la Fiorentina. L’Inter ha già più volti, è più indecifrabile. Ma la Juve unisce tifosi di ogni angolo d’Italia, esprime mille anime: è più difficile identificarla con lo spirito di una città».

E poi c’è stato il peccato originale: il famigerato gol di Turone.

«Io ero allo stadio Comunale di Torino quel giorno».

Anch’io, siamo due reduci (ridiamo)

«Da allora è iniziata un’altra storia. Da parte romanista c’è stato questo grande spirito di rivalsa, mentre loro hanno cominciato a fare i conti anche con la Roma, oltre che con le solite Inter e Milan, per le sfide al vertice».

Immaginava che ne sarebbe stato fatto anche un film?

«Beh, ho anche partecipato a quel documentario.

La storia è epica, in effetti».

Quali altri ricordi ha di questa sfida?

«Ricordo che per un periodo l’avvocato Agnelli mi invitava a vederla allo stadio di Torino. Andavamo insieme in elicottero... Finiva quasi sempre male per noi, spesso immeritatamente. Lui era sempre molto signorile, riconosceva i meriti della Roma, ma alla fine - diceva - conta il risultato del campo. Loro hanno sempre avuto questa mentalità feroce, per loro conta solo vincere».

E per noi?

«Anche per noi dovrebbe essere così, ma alla fine succede sempre qualcosa... In 60 anni non ricordo una volta in cui sono uscito dallo stadio pensando che avevamo rubato la partita alla Juve».

Come vede la partita di stasera?

«Molto dura, loro stanno bene e hanno questa legittima voglia di rivincita dopo la penalizzazione. Servirà la miglior Roma».

Ha fiducia in Mourinho?

«Sono pazzo di lui! Non ho neanche mai cercato di conoscerlo, tanta è la mia venerazione nei suoi confronti. È il vero eroe della Roma».

Lo vedrebbe bene nel cinema?

«Benissimo. Lui ha una faccia da cinema, sarebbe il perfetto protagonista di un film western».

E lei, di film sul calcio, ne farà?

«Ho già fatto Eccezzziunale veramente (con Diego Abatantuono, ndr), ho detto tutto lì».


Ultimo aggiornamento: Sabato 4 Marzo 2023, 06:00

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