Milan, ultima chiamata per l'Europa: i rossoneri ai piedi di Olivier Giroud

Milan, ultima chiamata per l'Europa: i rossoneri ai piedi di Olivier Giroud

di Luca Uccello

Ora tocca a Oliver Giroud. Almeno dovrebbe. Perché la notte di Firenze ha detto che Zlatan Ibrahimovic a quarant'anni è ancora un giocatore fondamentale per questo Milan, per provare a vincere. Lo è di più anche del francese che non è ancora riuscito a entrare nel cuore della squadra. Non ci è riuscito come avrebbe voluto, come forse si aspettava anche Stefano Pioli. Ha giocato poco in campionato, 490 minuti divisi in otto presenze e 4 reti. Poco anche in Champions League appena 195 minuti e nessuna rete.
Numeri non all'altezza di un campione come Giroud che avrebbe voluto ancora giocare con la sua Francia. E pensare che Zlatan ha giocato di meno, ha segnato di più. In campionato ne ha fatti sette per 374' (5 reti e due assist), in Europa appena 46 minuti, trentadue più quattordici tra andata e ritorno con il Porto. I numeri non mentono mai.
Lo svedese è l'attaccante che sta meglio, che ha sulle gambe anche due gare con la sua Nazionale ma che vuole continuare a essere protagonista. La pazza idea di Pioli potrebbe essere anche quella di lanciarli insieme dall'inizio, tentare di colpire da subito l'Atletico Madrid.
Contro la squadra di Diego Simeone domani è il classico dentro o fuori, una gara che il Milan deve vincere. Non ci sono alternative. Perdere significherebbe dire addio alla competizione in cui il Diavolo sogna di tornare a vincere più di ogni altra cosa. Pareggiare non servirebbe a niente. Per questo Pioli sta pensando di affidarsi ancora a Ibra e forse con Giroud. Quando si parla di Oliver, come di tanti altri attaccanti che non sono riusciti a esprimersi il meglio c'è sempre una domanda che nasce spontanea: ma se fosse colpa della maglia numero 9?
Fin qui non si può dire che abbia fatto male, ha messo a segno 4 reti decisive, quasi da nove punti. Ma ora serve che Giroud si prende sulle spalle la squadra, la trascini verso una vittoria che potrebbe cambiare la storia rossonera in questa Champions. È quello che chiedono i tifosi che non hanno mai smesso di sostenerlo. Ora però tocca a lui dimostrare di poter fare la differenza con o senza Ibra. Quello poi lo deciderà solo Pioli.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Novembre 2021, 08:19

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