Juve, Conte: "Niente calcoli, a Udine voglio
i tre punti. Noi antipatici perché vincenti"

Juve, Conte: "Niente calcoli, a Udine voglio ​i tre punti. Noi antipatici perché vincenti"

di Timothy Ormezzano
TORINO - Ci risiamo. La Juve si sente sotto assedio, circondata da gufi e nemici assortiti. Dopo tre mesi di silenzio stampa nelle vigilie di campionato, Antonio Conte ritrova la voce (l'ho fatta riposare un po'...). E non le manda a dire: Garcia dice di sentirsi solo contro tutti? Per la Roma sar un fatto sporadico. Per noi, invece, qualcosa di sistematico. In Italia si juventini oppure antijuventini. Vincendo risultiamo antipatici, ma noi ne andiamo orgogliosi.





Il tecnico chiede ai suoi l'ennesima risposta alla Roma, provvisoriamente balzata a -5 dalla vetta bianconera. «A Udine dobbiamo vincere: sì o sì», twitta Llorente, ieri provato in coppia con Giovinco. È probabile, infatti, che l'ammaccato Tevez entri a partita in corso, cercando di riprendersi il trono dei bomber ora di Immobile.

C'è aria di bocciatura, invece, per Osvaldo: «Daniel - dice Conte - ha avuto poco tempo per capire il nostro gioco, ma presto ci darà una mano».



In caso di vittoria, alla Juve basteranno 7 punti contro le non irresistibili Bologna, Sassuolo e Atalanta per presentarsi all'Olimpico con lo scudetto (ri)cucito sul petto. «L'ho già detto e ridetto: il campionato è ancora aperto - prosegue Conte -, e le mie scelte in passato sono sempre state fatte in maniera ponderata e scientifica: sapevo che c'era un antagonista forte come la Roma, che ci avrebbe conteso lo scudetto fino alla fine».



Ogni riferimento alle critiche ricevute per l'eccessivo turnover fatto in coppa, in modo da privilegiare il campionato, è puramente voluto. È un Conte che non si sottrae dalla bagarre mediatica. E sul massimo impegno chiesto all'Udinese dai giocatori della Roma, tranquillizza tutti: «Chi affronta la Juve fa sempre la partita della vita, per noi è normale amministrazione».

No comment, invece, sugli arbitri: «Qualcuno insinua che la differenza tra noi e la Roma la fanno i direttori di gara? A certe domande non voglio nemmeno rispondere».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Aprile 2014, 09:49

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