Totti, il popolo giallorossso in coro a Friedkin: «Riporta Francesco alla Roma»

Il popolo giallorossso in coro a Friedkin: «Riporta Totti alla Roma»

di Francesco Balzani

Gli occhi sono ancora lucidi, il ricordo è tornato prepotente come un pugno nello stomaco. Il docufilm “Mi Chiamo Francesco Totti” diretto da Alex Infascelli ieri sera ha fatto il botto pure sulle piattaforme Sky e Amazon dove è stato trasmesso in chiaro. L’hashtag è balzato subito al primo posto su tutti i social e oggi nelle radio capitoline non si è parlato di altro. La tifoseria romanista è tornata a commuoversi per il suo Capitano e a maledire una fine così traumatica. La richiesta totale è stata una: «Friedkin riporta Totti nella Roma». Come dirigente si intende. Il presidente texano ha intrapreso da tempo la strada che riporta il brand all’interno della città e pensa da tempo al ritorno dell’uomo immagine per eccellenza del club giallorosso.

Un patrimonio che Pallotta non ha voluto sfruttare, un’icona che non può restare a lungo lontana da Trigoria nonostante il negazionismo storico che per qualche mese aveva preso il sopravvento all’interno della vecchia dirigenza. Totti può tornare, ma non subito. Prima c’è da rifondare il management dirigenziale: dal nuovo direttore generale (con mansioni amministrative) Scalera al futuro direttore sportivo che sarà scelto pure dal nuovo consulente Gould passando per una rivoluzione che coinvolgerà il settore media e marketing.

Francesco tornerebbe volentieri per un ruolo di campo, magari da direttore tecnico. In questi giorni si gode i complimenti dei tifosi ma non può essere felice vista la lunga quarantena imposta dal Covid a tutta la sua famiglia e il dolore ancora troppo fresco per la morte di papà Enzo. Un 2020 da dimenticare, ma oggi più che mai sia Totti che la Roma hanno bisogno l’uno dell’altra. 


Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Novembre 2020, 19:05