Totti: "Pjanic è un piccolo principe,
ho un debole per il suo stile di gioco"

Totti: "Pjanic è un piccolo principe, ​ho un debole per il suo stile di gioco" mi è sempre piaciuto come gioca»

di Francesco Balzani
ROMA – Il Principe e il Re. O pi semplicemente Mire e Francesco tanto per non farla sembrare il titolo di una canzone di De Andr. C' comunque tanta poesia in quello che - vista la prestazione di Totti a Parma - non sembra affatto un passaggio di testimone, ma la sublimazione di un'intesa tra chi ormai considerato universalmente un campione (gli applausi dei tifosi avversari lo sottolineano) e Pjanic che campione lo sta diventando a piccoli passi.





«Quando esce Totti, basta dare la palla a Mire», ha scherzato (neanche troppo) Garcia dopo la partita col Parma risolta proprio da due tocchi di poesia: l'assist del capitano per Ljajic e la rima baciata di Pjanic su punizione a 2' dalla fine.



A fortificare il regno di Totti e Pjanic (unici reduci con De Rossi della Roma di Luis Enrique) anche i numeri relativi alle palle giocate contro il Parma: 109 dal capitano (70% a buon fine), 129 dal bosniaco (75%). «Miralem è il piccolo principe, il nostro principino. Mi è sempre piaciuto, per come gioca e per il rapporto che abbiamo. Per i giocatori forti ho sempre avuto un debole e lui forte lo è davvero», le parole al miele per il bosniaco da parte di Totti. Sabato il capitano festeggerà 38 anni proprio all'Olimpico e prima della gara col Verona verrà celebrata una festa da re con tanto di giro di campo, striscioni della Sud e mostra sui led dello stadio dei messaggi più originali lasciati su Twitter dai tifosi all'hashtag #MioCapitano. «Ma non si saranno stufati a farmi gli auguri e dire sempre le stesse cose? - scherza il numero dieci - A parte tutto fa sempre piacere sentire la passione della gente. La sorpresa me l'aspetto dai miei figli, già mi hanno detto che hanno un grandissimo regalo. Io spero di farlo ai tifosi sabato, se gioco».



Totti, infatti, è ancora a caccia del suo 1° gol stagionale: «L'importante era partire bene. Scudetto? Gli obiettivi sono 3, compresa la coppa Italia ma è facile parlare, sarà il campo a dare i risultati. La Juve resta la favorita, al momento siamo la seconda squadra ma conosciamo le nostre potenzialità. E occhio all'Inter. In Champions le favorite sono Chelsea e Real, ma non si sa mai».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Settembre 2014, 09:18