A Kiev contro lo Shakhtar, passo verso la normalità: lo stadio è aperto ai tifosi

A Kiev contro lo Shakhtar, passo verso la normalità: lo stadio è aperto ai tifosi

di Gianluca Lengua

Per la prima volta - a parte l’esperimento dei mille di qualche mese fa, composto soprattutto dagli sponsor dei club - da quando è scoppiata la pandemia, la Roma potrà contare sul supporto di una piccola parte proprio pubblico. Accadrà domani a Kiev in occasione della partita di ritorno contro lo Shakhtar, quando una cinquantina di tifosi giallorossi che vivono in Ucraina si recheranno sugli spalti dello stadio Olimpico. Fanno tutti parte del Roma Club “Fronte ucraino” e già hanno acquistato i biglietti nel settore 26. Tutto è stato reso possibile dal governo, sollecitato dal presidente della Federcalcio Andriy Pavelko, che lo scorso luglio dopo una sperimentazione ha dato il via libera a riempire gli stadi al 25% della capienza. Recentemente è arrivato il nuovo ok all’apertura per proseguire nella strada che un giorno porterà alla normalità. Un’occasione che i tifosi della Roma in Ucraina hanno colto al volo: il gruppo, infatti, è formato da persone che provengono da tutto il Paese (in pochi hanno radici italiane) e si sono innamorate dei colori giallorossi. Un fan club nato nel 2004 quando si è giocata la partita fra Dinamo Kiev e Roma: è in quell’occasione gli attuali membri si sono conosciuti mentre erano davanti all’hotel dove allora soggiornavano i giocatori, da lì ne è nata un’amicizia che dura fino ad oggi. Tutti insieme domani siederanno sugli spalti assieme a qualche tifoso dello Shakhtar, difficile che lo stadio arrivi al massimo della capienza di 15 mila spettatori viste le difficoltà negli spostamenti (Donetsk e Kiev distano più di 750 chilometri). Non è stato predisposto un settore ospiti, ma le regole da seguire sono precise: distanza di un metro e mezzo e mascherine indossate nonostante in Ucraina non ci sia l’obbligo di metterle all’aperto. 
LA TIFOSA SPECIALE
La responsabile e fondatrice del gruppo “Fronte ucraino” si chiama Diana, sul suo profilo Instagram ci sono le foto di una recente gita nella Capitale avvenuta in occasione della partita d’andata: lei è una assistente di volo e ha lavorato sull’aereo che ha portato lo Shakhtar nella Capitale la scorsa settimana.

Non ha potuto assistere al match all’Olimpico, ma lo farà a Kiev domani: «Non ci perdiamo mai una partita, le commentiamo in chat tutti insieme. I tifosi arriveranno da tutta l’Ucraina e si sarebbero uniti anche i ragazzi del Roma club di Mosca e San Pietroburgo. Purtroppo, anche per loro in questo momento non è facile spostarsi», ha detto al sito Forzaroma.info. In panchina c’è Fonseca, un allenatore che in Ucraina conoscono bene per il suo trascorso allo Shakhtar: «Lo abbiamo apprezzato molto quando era qui e non avremmo mai pensato a un 3-0 all’Olimpico». Quel risultato ha rappresentato un passo importante verso la qualificazione ai quarti che potrebbe avvenire proprio domani davanti agli occhi dei 50 tifosi ucraini. Un premio per la loro tenacia e passione e i giocatori si sono già organizzati per salutarli e applaudirli sotto il settore. Uno scorcio di normalità.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Marzo 2021, 07:40

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