Tavecchio e le frasi sui "mangiabanane":
l'Uefa lo squalifica per sei mesi -Video
di Marco Lobasso
Lo stop a Tavecchio è la conseguenza delle sue ormai famose frasi, pronunciate nel discorso dello scorso luglio per la sua candidatura a presidente Figc del dopo Abete. Frasi che fecero discutere per giorni e considerate dall’Uefa a sfondo razzista, con colorite espressioni del dirigente passate ormai alla storia, come “mangiabanane” o il fantomatico calciatore di colore Optì Pobà.
«Le sentenze non si commentano, si rispettano, ma non cambia nulla riguardo alla mia posizione in Figc» ha chiarito Tavecchio. Del resto, l’Uefa non poteva non intervenire, viste anche tutte le iniziative prese in questi anni sul tema della discriminazione razziale. Sul presidente della Federcalcio restano la macchia dello stop e la sanzione non lieve, oltre alle polemiche. Distensione e accomodamento anche da parte della Figc come si legge nel comunicato ufficiale: «Accettiamo la decisione della Disciplinare Uefa sul presidente Tavecchio.
La federazione non ricorrerà al Tas. Tavecchio si è poi impegnato ad attivare nei prossimi mesi in Italia una speciale iniziativa in favore dell’integrazione, come richiesto dall’Uefa. A stretto giro di posta dall’alt, fioccano già le prime reazioni politiche. Hanno iniziato i deputati Pd: «Dopo la squalifica di 6 mesi, basta parole: Tavecchio faccia un passo indietro da presidente Figc».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Ottobre 2014, 10:29
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