Tavecchio nella bufera, perde anche Brescia
e Sassuolo. La Roma: "Come si fa a sostenerlo?"

Tavecchio nella bufera, perde anche Brescia ​e Sassuolo. La Roma: "Come si fa a sostenerlo?"

di Romolo Buffoni
ROMA - L'assedio a Tavecchio continua e si arricchisce di nuove accuse (ripescata in Rete una vecchia intervista a Report in cui definiva le calciatrici handicappate rispetto agli uomini).





Il Pd continua a chiedergli un passo indietro, anche se ieri il Premier Renzi a margine della cerimonia coi medagliati della scherma ha detto: «Non parlo di Tavecchio o del calcio. Su questo mi sento rappresentato da quello che dirà Malagò».



Presidente del Coni che, domani, riceverà Albertini e Tavecchio e cercherà di capire se dall'Assemblea elettiva dell'11 agosto uscirà l'erede di Giancarlo Abete alla presidenza Figc. In caso contrario sarebbe Malagò a prendere in mano le redini della situazione, assumendo la carica di Commissario straordinario.



La candidatura di Albertini non decolla e Tavecchio, nonostante le scuse e il tentativo di far valere le iniziative pro pro Terzo mondo, il sostegno alla causa “ius soli” (cittadinanza ai figli di stranieri nati sul suolo italiano) e migliaia di giocatori extracomunitari tesserati fra i “suoi” Dilettanti, perde pezzi. I grandi elettori (l'ad del Milan Galliani, il presidente della Lazio Lotito e quello del Genoa Preziosi) fanno muro; il presidente della Lega di B, Abodi, spiega: «La sua uscita è da cartellino arancione, ma merita una chance». Ma l'emorragia non si ferma: ieri Sassuolo e Brescia si sono chiamate fuori e non lo voteranno più, raggiungendo Fiorentina, Samp, Juventus e Roma (queste ultime contrarie della prima ora). Roma che a questo punto si augura il commissariamento, tanto che ieri il presidente Pallotta è andato giù duro: «Da Tavecchio parole umilianti. Non rappresenta l'Italia e non capisco come alcuni club lo sostengano».



Intanto il mondo continua a seguire il declino del nostro calcio, incagliatosi sull'espressione razzista di Tavecchio su neri, banane e pedigree. Dopo Ue e Fifa (alla cui richiesta di chiarimenti domani risponderà Abete), anche l'Uefa ieri ha voluto comunicare che nel calcio europeo non c'è posto per il razzismo (Platini ha da tempo organizzato a Roma, per settembre, un convegno per ribadire la tolleranza zero verso tutte le discriminazioni).

E su Twitter non si contano i cinguettii “noTav”. C'è chi dice «basta con questi bacucchi ignoranti. Il calcio ha bisogno di gente nuova» e chi lo “promuove” personaggio «sentendolo parlare credo che prenderà il posto di Razzi nel prossimo spettacolo di Crozza», mentre su Change.org la petizione #Tavecchio Ritirati in poche ore ha raccolto 10mila adesioni. Sarà dura rimettere in piedi il giocattolo.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Luglio 2014, 10:56

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