Tavecchio: "Ho i club dalla mia, non mi ritiro".
​Spunta la petizione online contro la candidatura

Tavecchio: "Ho i club dalla mia, non mi ritiro". ​Spunta la petizione online contro la candidatura

di Ernesto De Franceschi
MILANO - Le leghe stanno con me, io vado avanti. Nessun passo indietro, anzi due in avanti. Carlo Tavecchio non molla nonostante le sue frasi su stranieri e banane abbiano ormai valicato i confini nazionali. La Fifa chiede un'indagine alla Figc, interviene anche la Ue sottolineando che non si ammette razzismo, la politica continua a invocare il passo indietro ma Tavecchio confida nei suoi alleati forti, cio la maggioranza delle societ di serie A, B e Lega Pro.





Se è vero che dopo il ritiro del sostegno da parte della Fiorentina che ha fatto da apripista, sono seguiti quelli del Cesena e in parte la Samp che chiede alla Lega «di rivedere la scelta del candidato», i grandi elettori continuano a fare quadrato intorno a Tavecchio. Dal Milan, tra i primi sostenitori insieme alla Lazio di Claudio Lotito, nessun dietrofront: «Confermiamo assolutamente l'appoggio a Carlo Tavecchio. È dipinto come razzista per quella che è stata una battuta certamente infelice, ma noi conosciamo quanto di bene ha fatto» le parole dell'ad rossonero Adriano Galliani ieri negli studi Sky di Rogoredo alla presentazione dei calendari, dove faceva rumore l'assenza del numero 1 del Coni Malagò che per giovedì ha convocato Tavecchio e Albertini per un faccia a faccia decisivo.

Tavecchio si è presentato a braccetto con l'amico Lotito che lo ha scortato evitando contatti diretti con i giornalisti.



La corsa comunque alla poltrona più importante di via Allegri prima scontata adesso diventa più vivace: e lo sa lo sfidante Demetrio Albertini, sostenuto solo da assocalciatori e assoallenatori, ma che in queste ore dopo la gaffe di Tavecchio ha visto crescere se non il consenso elettorale almeno le simpatie. «La sua frase si commenta da sè, ci ha messo in difficoltà a livello internazionale» il parere dell'ex centrocampista del Milan e della Nazionale, seduto a Sky a fianco dell'avversario. «Ho fatto un'uscita infelice, ho sbagliato. Mi dispiace e mi sono scusato 20 volte - ha ribadito Tavecchio -, ma posso dire, con arroganza, che per il mio vissuto pochi hanno fatto quello che ho fatto io per il Terzo mondo. Il provvedimento che ha messo in condizione 10 mila soggetti extracomunitari di poter essere schierati in campo è stato preso un anno e mezzo fa dalla Lega Nazionale Dilettanti che presiedo. Mi sono trovato protagonista più del Papa e della guerra in Palestina».



La Figc deve rispondere alla Fifa entro i termini stabiliti (il 31 luglio) con una informativa nella quale esporrà i fatti e, come ha detto il presidente dimissionario Giancarlo Abete, verranno allegate le comunicazioni che Tavecchio farà pervenire in federazione. La Juve (con la Roma) resta nemica di Tavecchio, Marotta insiste che «lui è inadeguato e il fronte si sta spaccando», ma il timore di arrivare all'assemblea dell'11 agosto con il rischio commissariamento è lo spauracchio che tutti vorrebbero evitare.
Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Luglio 2014, 10:04

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