Nasce la Superlega con i top club europei: ci sono anche Inter, Juve e Milan. Furia Uefa: «Esclusi da campionati e coppe»

Nasce la Superlega con i top club europei: ci sono anche Inter, Juve e Milan. Furia Uefa: «Esclusi da campionati e coppe»

Nasce la Superlega con i top club europei. Per l'Italia ci sono Inter, Milan e Juve. Una Superlega al posto della Champions League.  È la notte che cambia per sempre il mondo del calcio, e non solo di quello continentale. Dopo le voci che si sono rincorse per tutta la giornata sulla nascita di un torneo europeo organizzato dai club è arrivato il comunicato ufficiale. Le big europee più quotate a farne parte sono le inglesi Manchester United, Chelsea, Liverpool, Tottenham, Manchester City, Arsenal, e le spagnole Real Madrid, Barcellona e Atletico Madrid. Le società in ballo sono quindi attualmente dodici, ma il numero sembra destinato ad aumentare con l'obiettivo di arrivare a venti.

IL COMUNICATO UFFICIALE: NASCE LA SUPERLEGA

«Dodici club europei di calcio hanno annunciato oggi congiuntamente un accordo per costituire una nuova competizione calcistica infrasettimanale, la Super League, governata dai Club Fondatori»: lo ufficializza una nota. «AC Milan, Arsenal FC, Atlético de Madrid, Chelsea FC, FC Barcelona, FC Internazionale Milano, Juventus FC, Liverpool FC, Manchester City, Manchester United, Real Madrid CF e Tottenham Hotspur hanno tutti aderito in qualità di Club Fondatori. È previsto che altri tre club aderiranno come Club Fondatori prima della stagione inaugurale, che dovrebbe iniziare non appena possibile».

«In futuro - si legge nella nota - i Club Fondatori auspicano l'avvio di consultazioni con UEFA e FIFA al fine di lavorare insieme cooperando per il raggiungimento dei migliori risultati possibili per la nuova Lega e per il calcio nel suo complesso. La creazione della Super League arriva in un momento in cui la pandemia globale ha accelerato l'instabilità dell'attuale modello economico del calcio europeo. Inoltre, già da diversi anni, i Club Fondatori si sono posti l'obiettivo di migliorare la qualità e l'intensità delle attuali competizioni europee nel corso di ogni stagione, e di creare un formato che consenta ai top club e ai loro giocatori di affrontarsi regolarmente». Nella nota viene sottolineato che «la pandemia ha evidenziato la necessità di una visione strategica e di un approccio sostenibile dal punto di vista commerciale per accrescere valore e sostegno a beneficio dell'intera piramide calcistica europea. In questi ultimi mesi ha avuto luogo un ampio dialogo con gli stakeholders del calcio riguardo al futuro formato delle competizioni europee. I Club Fondatori credono che le misure proposte a seguito di questi colloqui non rappresentino una soluzione per le questioni fondamentali, tra cui la necessità di offrire partite di migliore qualità e risorse finanziarie aggiuntive per l'intera piramide calcistica».

Il format della competizione prevede «20 club partecipanti di cui 15 Club Fondatori e un meccanismo di qualificazione per altre 5 squadre, che verranno selezionate ogni anno in base ai risultati conseguiti nella stagione precedente; Partite infrasettimanali con tutti i club partecipanti che continuano a competere nei loro rispettivi campionati nazionali, preservando il tradizionale calendario di incontri a livello nazionale che rimarrà il cuore delle competizioni tra club. »Il nuovo torneo annuale fornirà una crescita economica significativamente più elevata - prosegue la nota - ed un supporto al calcio europeo tramite un impegno di lungo termine a versare dei contributi di solidarietà senza tetto massimo, che cresceranno in linea con i ricavi della lega. Questi contributi di solidarietà saranno sostanzialmente più alti di quelli generati dall'attuale competizione europea e si prevede che superino i 10 miliardi di euro durante il corso del periodo iniziale di impegno dei club. Inoltre, il torneo sarà costruito su una base finanziaria sostenibile con tutti i Club Fondatori che aderiscono ad un quadro di spesa. In cambio del loro impegno, i Club Fondatori riceveranno un contributo una tantum pari a 3,5 miliardi di euro a supporto dei loro piani d'investimento in infrastrutture e per bilanciare l'impatto della pandemia Covid-19. Florentino Pérez, presidente del Real Madrid CF e primo presidente della Super League, ha dichiarato: «Aiuteremo il calcio ad ogni livello e lo porteremo ad occupare il posto che a ragione gli spetta nel mondo. Il calcio è l'unico sport davvero globale con più di quattro miliardi di appassionati e la responsabilità di noi grandi club è di rispondere ai loro desideri». Sostenendo la nuova lega europea, Andrea Agnelli, presidente della Juventus e vicepresidente della Super League, ha detto: «I 12 Club Fondatori hanno una fanbase che supera il miliardo di persone in tutto il mondo e un palmares di 99 trofei a livello continentale. In questo momento critico ci siamo riuniti per consentire la trasformazione della competizione europea, mettendo il gioco che amiamo su un percorso di sviluppo sostenibile a lungo termine, con un meccanismo di solidarietà fortemente aumentato, garantendo a tifosi e appassionati un programma di partite che sappia alimentare il loro desiderio di calcio e, al contempo, fornisca un esempio positivo e coinvolgente».

Joel Glazer, co-chairman del Manchester United e vicepresidente della Super League, ha aggiunto: «Mettendo insieme i più grandi club e giocatori del mondo ad affrontarsi per tutta la stagione, la Super League aprirà un nuovo capitolo per il calcio europeo, assicurando una competizione e strutture di prim'ordine a livello mondiale, oltre a un cresciuto supporto finanziario per la piramide calcistica nel suo complesso».

Superlega, quel format Nba che può rivoluzionare il calcio

La reazione della Uefa

I club che dovessero prendere parte alla Superlega verrebbero subito esclusi da tutti i tornei, campionati nazionali inclusi. Lo ha spiegato la Uefa, nella nota con Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola, Liga, Figc e Lega Serie A. «Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle 6 Federazioni, i club coinvolti saranno esclusi da qualsiasi altra competizione, sia nazionale che europea o mondiale, e ai loro giocatori sarà negata la possibilità di rappresentare la squadra nazionale». «Ringraziamo quei club degli altri paesi, specialmente francesi e tedeschi, che hanno rifiutato di sottoscrivere tale progetto».

La reazione dell'Eca: ci opponiamo fermamente

 

Anche l'ECA, l'associazione dei club europei, si schiera contro la Superlega. «L'ECA, in qualità di organo che rappresenta 246 club leader in tutta Europa, ribadisce il suo impegno dichiarato a lavorare allo sviluppo del modello delle competizioni con la UEFA per il ciclo che inizia nel 2024 e che è fortemente contraria al progetto Superlega chiusa a cui fanno riferimento i media», si legge in una nota. Una presa di posizione che fa rumore, considerando che il presidente dell'ECA è Andrea Agnelli, numero uno della Juventus, tra le società che sarebbero pronte a sposare il piano Superlega. «Il comitato esecutivo dell'ECA si riunirà nei prossimi giorni per prendere le decisioni appropriate alla luce di eventuali ulteriori sviluppi», conclude il comunicato. 

Tutti contro la Superlega

Uefa, Federcalcio inglese e Premier League, Federcalcio spagnola reale (RFEF) e LaLiga, Federcalcio italiana (FIGC) e la Lega Serie A si schierano contro il progetto della Superlega. «Resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto - si legge in una nota congiunta, e -prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada», minacciando i club e i giocatori di vietargli di partecipare alle competizioni internazionali. «Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo». L'Uefa, le leghe e le federazioni «hanno appreso che alcuni club inglesi, spagnoli e italiani potrebbero aver intenzione di annunciare la loro creazione di una cosiddetta Superlega chiusa», si legge nella nota congiunta. «Se ciò dovesse accadere, ci teniamo a ribadire che noi - UEFA, FA inglese, RFEF, FIGC, Premier League, LaLiga, Lega Serie A, ma anche FIFA e tutte le nostre federazioni affiliate - resteremo uniti nei nostri sforzi per fermare questo cinico progetto, un progetto che si fonda sull'interesse personale di pochi club in un momento in cui la società ha più che mai bisogno di solidarietà». «Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi; non può essere altrimenti», proseguono nel comunicato. «Come annunciato in precedenza dalla FIFA e dalle sei Federazioni, ai club interessati sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l'opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali. »Ringraziamo quei club di altri paesi, in particolare i club francese e tedesco, che si sono rifiutati di iscriversi a questo. Chiediamo a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato. Questo persistente interesse personale di pochi va avanti da troppo tempo. Quando è troppo è troppo«, concludono Uefa, leghe e federazioni.

Dazn nega il coinvolgimento nella Superlega

«Nè l'Azienda nè Mr. Blavatnik, sono in alcun modo coinvolti o interessati ad entrare nelle discussioni relative alla costituzione di una SuperLega e che nessuna conversazione in questa direzione ha avuto luogo». È la precisazione di Dazn che replica ad alcune indiscrezioni uscite su alcuni organi di stampa. «L'obiettivo di Dazn è quello di portare lo sport in streaming ad un numero sempre maggiore di tifosi e per farlo lavora all'acquisizione di diritti sportivi di primo livello -prosegue la nota-. A questo riguardo, a differenza di quanto riportato nell'articolo, Dazn ci tiene a precisare che i diritti della Bundesliga per Germania, Svizzera e Austria sono stati acquisiti a Giugno 2020, per le prossime quattro stagioni. Inoltre, in Inghilterra e Francia è disponibile la versione globale della piattaforma Dazn, lanciata a dicembre 2020, e dedicata al momento agli eventi di boxe; mentre in Spagna, Dazn trasmette il Motomondiale, la Formula1 e numerosi altri importanti eventi sportivi tra i quali non compare, al momento, il massimo campionato di calcio spagnolo (LaLiga)». «Da ultimo, a differenza di quanto erroneamente indicato, Mr. Blavatnik ha una doppia cittadinanza, non tripla, essendo cittadino americano e inglese», conclude Dazn.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 19 Aprile 2021, 15:24

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