Stramaccioni: «Sorpreso dal Milan di Pioli, ma il “mio” Sparta Praga ha qualità»

Stramaccioni: «Sorpreso dal Milan di Pioli, ma il “mio” Sparta Praga ha qualità»

di Fabrizio Ponciroli

Reduce da un’esperienza agrodolce in Iran, Andrea Stramaccioni, 44 anni, è in attesa di rimettersi in gioco alla guida di un nuovo club. In Italia, ha allenato l’Inter e l’Udinese. All’estero vanta diverse panchine, tra cui quella alla guida dello Sporta Praga (stagione 2017-18), avversario domani del Milan in Europa League.
Stramaccioni, segue ancora il calcio italiano?
«Assolutamente sì, alle volte vedendo magari le gare in differita, ma ho sempre cercato di seguirlo con attenzione».
Chi pensa sia la favorita per lo scudetto?
«La Juventus sta incontrando grandissime difficoltà legate al radicale cambio della guida tecnica. Penso che Inter, Napoli e Atalanta siano oggi quelle che hanno più mezzi per poter conquistare lo scudetto. Il Milan mi ha sorpreso, ma non so se abbia la forza per puntare a vincere subito».
Il Milan è, comunque, la grande sorpresa di questo inizio di stagione?
«Sì, meritatamente in campionato e con un pizzico di buona sorte che non guasta in Europa. Pioli ha fatto un lavoro incredibile e si merita tutti i complimenti che sta ricevendo».
Pioli domani, tra l’altro, affronterà lo Sparta Praga, che lei conosce bene… 
«Lo Sparta è tornato, dopo i fallimentari tentativi degli ultimi anni, a essere una squadra composta quasi esclusivamente da giocatori cechi e slovacchi, scelta sicuramente vincente. L’internazionalizzazione voluta dal presidente non ha dato i frutti sperati per tanti motivi. Il ritorno di Libor Kozak e Borek Dockal, più tantissimi giovani interessanti, fra cui cito Adam Hlozek (attaccante classe 2002, ndr) che ho avuto la fortuna di lanciare io aggregandolo in prima squadra, sono oggi il loro punto di forza. Insieme ad un compatto 3-5-2 che ha reso sicura e solida la squadra ceca».
Che ne pensa della nuova Inter di Conte?
«Antonio ha ottenuto ciò che voleva. Ha una squadra forte ed esperta con tante alternative in tutti i reparti eccetto, forse. i tre centrali di difesa dove l’adattamento di qualcuno necessita di tempo».
Un giocatore dell’attuale Inter che le piacerebbe allenare?
«Sicuramente Lukaku.

Ha raggiunto un livello di maturazione tecnica e mentale devastante. Oggi è uno dei centravanti più decisivi d’Europa».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 28 Ottobre 2020, 03:00

© RIPRODUZIONE RISERVATA