Stefano Tacconi, a processo l'ex portiere della Juve: «Non ha pagato le multe e l'auto a noleggio»

L'ex portiere bianconero avrebbe accumulato un debito di 3.500 euro con un 56enne Jesino che si è preso a carico le spese per fargli un favore

Stefano Tacconi, a processo l'ex portiere della Juve: «Non ha pagato le multe e l'auto a noleggio»

Stefano Tacconi finisce a processo. L'ex portiere della Juventus avrebbe preso un'auto a noleggio senza mai pagare colui che si era fatto carico dei costi. L'accusa a suo carico, che lo porterà a giudizio al tribunale di Ancona, è di insolvenza fraudolenta. Mercoledì 15 dicembre di fronte al giudice Alessandra Alessandroni, il processo è entrato nel vivo con l'audizione dei testimoni.

Leggi anche > La Serie A si è rotta, 245 infortuni da inizio stagione. Napoli e Milan in crisi

La parte civile è uno jesino di 56 anni con cui l'ex calciatore avrebbe contratto un debito di circa 3.500 euro. Una cifra relativa non solo al mancato pagamento del noleggio, ma anche al valore delle multe prese con la vettura, una Opel Zafira, tenuta da Tacconi da giugno a settembre 2017. In quel periodo, Tacconi si trovava in Vallesina per un evento, durante il quale aveva conosciuto il 56enne.


A lui si era rivolto l'ex juventino per chiedere consigli su una società di autonoleggio. I due erano finiti a Jesi: «Al momento della sottoscrizione del contratto di noleggio - ha riferito il 56enne - Tacconi non aveva con sé la carta di credito, dicendo di essersela dimenticata in albergo. A titolo bonario, mi sono offerto di metterla io. Con la speranza, ovviamente di essere ripagato. 'Quando riporto la macchina facciamo i conti'», la frase riportata dall'uomo e attribuita a Tacconi. Alla scadenza del contratto l'imputato non si sarebbe più fatto vivo, non riportando indietro neanche l'auto. Ci sarebbero state almeno tre proroghe del noleggio, tutte coperte dallo jesino.

«Nel frattempo - ha riferito al giudice - mi sono anche arrivati dei verbali per infrazioni al codice stradale. A settembre a riportare l'auto è stata una persona diversa da Tacconi». Secondo il dipendente dell'autonoleggio, la vettura sarebbe comunque stata consegnata con alcuni giorni di ritardo, rispetto agli obblighi contrattuali. Per l'avvocato Alessandro Calogiuri, legale di Stefano Tacconi, non ci sono i presupposti per affrontare la questione in sede penale. Si tratterebbe, al massimo, di un inadempimento contrattuale. La sentenza attesa per l'11 maggio 2022.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Dicembre 2021, 18:00

© RIPRODUZIONE RISERVATA