Staffelli: «Attapirato dal Milan. Du»ra essere tifosi rossoneri

Staffelli: «Attapirato dal Milan. Du»ra essere tifosi rossoneri

di Luca Uccello
Valerio Staffelli è un tifoso del Milan, poi un inviato di Striscia la Notizia. Lo è fin dalla nascita anche se «nel ’69’ tifavo Cagliari: Gigi Riva, il mio bomber preferito, poi sempre e solo Milan». Un tifoso che ha vissuto l’epoca Farina, gli anni gloriosi di Berlusconi, ora quello di Mr Li.
Dura essere tifoso del Milan oggi?
«Durissima. Quando mi si parla del Milan in questo momento non posso essere certo contento per come stanno andando le cose».
Come vive questo momento?
«Non so se incrociare le dita o sperare in un miracolo perché rinunciare all’Europa, rinunciare a qualche nostro giocatore che potrebbe decidere di partire vista la situazione economica, lascia l’amaro in bocca».
E Gattuso?
«Da quando è arrivato il Milan ha cambiato passo. Senza di lui sembravano undici persi per strada e Rino è riuscito a fare grandi risultati. Confido in lui e spero che gli diano le armi per poter combattere sia in campionato e, speriamo, in giro per l’Europa. Certo che le ultime notizie non danno fiducia...». 
Pronto un Tapiro per Berlusconi?
«Secondo me il presidente in queste settimane è molto attapirato visto come stanno andando le cose. Ma non è l’unico a meritarselo. Questo credo che sia veramente un momento oscuro per il Milan e i suoi tifosi».
Cosa si aspetta dal mercato?
«Spero che Gigio rimanga, così come Bonaventura e Suso, come tanti altri che potrebbero andare via». 
Donnanuramma può restare?
«Gigio è un uomo del vivaio, deve rimanere da noi, deve avere fiducia. So che è difficile ma è già rimasto una volta e credo possa restare: speriamo conti il cuore più che il portafogli». 
Un consiglio? 
«È un ragazzo molto giovane e Raiola è un manager ingombrante. Dipende dall’attaccamento alla maglia…» 
Tempo di mercato: gli acquisti di Staffelli?
«Non servono i nomi, non serve spendere 70, 80 milioni, servono giocatori di talento».
E dove si trovano?
«Costruendo un vivaio forte, con talenti di casa, come fa l’Atalanta». 
Ma un attaccante?
«E’ mancato, nel calcio si vince con i gol e quest’anno ne abbiamo fatti pochi. Bisogna trovare chi la butta dentro ma non riesco a fantasticare con i nomi».
Quanto mancano le finali di Champions?
«Eh, mi girano...».

Ultimo aggiornamento: Martedì 29 Maggio 2018, 06:00

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