Spalletti, furia dopo Fiorentina-Napoli: «Insulti per 90 minuti, urlano "la tu' mamma" con i bambini accanto»

L'allenatore azzurro si è sfogato ai microfoni di Dazn, lamentandosi delle offese ricevute durante la partita

Spalletti, furia dopo Fiorentina-Napoli: «Insulti per 90 minuti, urlano "la tu' mamma" con i bambini accanto»

È un Luciano Spalletti molto nervoso quello visto al termine di Fiorentina-Napoli. L'allenatore azzurro si è sfogato ai microfoni di Dazn, lamentandosi degli insulti ricevuti durante i 90 minuti: «Si sa che dalla panchina della Fiorentina offendono dall’inizio alla fine. Con dei bambini vicino. È una maleducazione che ha dell’incredibile. È sempre così dietro la panchina, ci sono sempre i maleducati professionisti, sono professionisti a offendere per tutta la partita. Urlano "la tu' mamma, la tu' mamma"».

Il Napoli impatta contro la Fiorentina e non riesce a centrare il tris di vittorie che nella settimana che potrebbe portare Cristiano Ronaldo lo avrebbe proiettato da solo in testa alla classifica: la squadra di Spalletti, fermata sullo 0-0 dopo aver segnato 9 reti nelle prime due gare, deve condividere il primato con Milan, Lazio, Torino, Roma e Atalanta. Aveva segnato, nel finale del primo tempo, con Osimhen, ma il gol è stato annullato per fuorigioco. Ma l'unica parata Gollini l'ha fatta all'82' sul tiro di Raspadori, al debutto, inserito nella ripresa quando Spalletti ha cercato di dare una scossa ai suoi. Ma la Fiorentina di Italiano è stata capace di smaltire la stanchezza della trasferta di giovedì con il Twente riuscendo con una prova arrembante e di cuore a mettere in difficoltà i più quotati avversari. È il terzo 0-0 consecutivo per i viola che non riescono a incidere ma stanno trovando solidità in difesa.

E comunque un risultato che allunga la loro imbattibilità. Spalletti s'è affidato all'undici base confermando Lozano nel tridente con Osimhen e Kvaratskhelia, tutti i neo acquisti (Raspadori, Simeone e Ndombelé) sono partiti dalla panchina subentrando nella ripresa.

Al contrario Italiano ha gettato subito nella mischia Barak ufficializzato venerdì: con il centrocampista ceco confermati Bonaventura e Amrabat. Cinque i cambi varati dal tecnico viola rispetto alla trasferta con il Twente: dentro Gollini, Quarta, Dodò e Jovic. Come era previsto la gara s'è accesa fin dalle prime battute, con la Fiorentina a condurre le danze , senza però creare veri pericoli in area avversaria a parte qualche sgroppata di Sottil.

Il Napoli attendeva, messo inizialmente in difficoltà dall'aggressività degli avversari che pure venivano dalle fatiche europee, poi la squadra di Spalletti (ammonito per proteste) ha iniziato a guadagnare metri e ad avvicinarsi nell'area viola: nessuna delle squadre però impegnava seriamente Meret e Gollini anche se la sfida avvinceva e divertiva i 32.000 del Franchi (peccato solo per i soliti cori di discriminazione territoriale). Le uniche vere emozioni del primo tempo erano il tiro di Bonaventura fuori di un nulla e la rete annullata a Osimhen per fuorigioco poco prima dell'intervallo.

La ripresa vedeva un Napoli più determinato e deciso a cambiare il destino del match, Lozano andava vicino al gol, i viola sembravano stanchi. Ma il risultato non mutava, così i due allenatori cominciavano i cambi: Spalletti inseriva Elmas e Raspadori, per Zielinski e Kvaratskhelia stavolta deludenti, Italiano giocava la carta Kouamé (fuori Ikoné poco brillante). La gara continuava a divertire e a restare in bilico, il tecnico azzurro rivoluzionava l'attacco inserendo anche l'ex Simeone per Osimhen e faceva esordire anche Ndombelè, l'allenatore viola rispondeva con Igor e Saponara in un finale convulso, nervoso, con continuo capovolgimenti di fronte, aperto a qualsiasi verdetto: Raspadori obbligava Gollini all'unica parata del match, i viola creavano brividi con continue ripartenze. Alla fine un punto a testa, il risultato più giusto.


Ultimo aggiornamento: Domenica 28 Agosto 2022, 23:23

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