Il ministro Spadafora: «Sport a maggio? Ci spero»

Il ministro Spadafora: «Sport a maggio? Ci spero»

di Marco Lobasso
Il freno a mano è tirato al massimo, ma il mondo dello sport pensa già alla ripartenza, in bilico tra speranze e realismo, nel bel mezzo della pandemia. Con il nuovo Dcpr firmato mercoledì sera il Premier Conte ha vietato gli allenamenti per gli atleti delle società sportive e ieri il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha ribadito le ragioni di questa scelta: «Abbiamo di fronte a noi 10 giorni importanti e complicati in cui possiamo vedere la differenza e cominciare da dopo Pasqua ad avere segnali ancora più netti. Dobbiamo chiedere un ulteriore sacrificio ai nostri atleti e abbiamo anche vietato ogni allenamento in ogni tipo di struttura. Dopo ci sarà tempo per riprendere gli allenamenti e consentire ai nostri atleti di competere al meglio». L’obiettivo del Ministro è quello di far ripartire le attività sportive dal mese di maggio. Studia un piano straordinario per le iniziative che devono e possono avere il loro via da maggio, cioè da quando si spera si potrà essere fuori dall’emergenza coronavirus, per pensare al futuro. Ma per poter ripartire da maggio, bisogna che a quella data tutte le realtà sportive possano arrivare con le risorse necessarie, ha sottolineato ancora il ministro. 
La Lega di serie A, oggi in assemblea, ha da affrontare intanto il nodo del taglio degli stipendi con una soluzione possibilmente condivisa e in accordo con l’Assocalciatori, poi se la vedrà anche con la grana calendari. Non tutte le società, però, sarebbero d’accordo a terminare la stagione a tutti i costi. E in Belgio, un po’ a sorpresa, è stato praticamente deciso, anche se manca l’imprimatur definitivo, che il campionato si chiuda ora, col Bruges campione. Un esempio, anche se il peso specifico della Pro League è ben diverso di quello della serie A. Però, è un esempio che apre scenari inimmaginabili: cosa succederebbe in Italia se il campionato fosse fermato proprio come in Belgio, con il titolo assegnato alla Juve? Meglio non pensarci.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 3 Aprile 2020, 08:31

© RIPRODUZIONE RISERVATA