Milan, serve la squadra degli scontri diretti

Da cancellare la sindrome di San Siro

Serve il Milan, quello degli scontri diretti

di Luca Uccello

La classifica parla chiaro. Il Milan è secondo in classifica, a due punti dall'Inter (che deve giocare ancora la partita a Bologna), è primo negli scontri diretti con le grandi. Davanti anche a Simone Inzaghi. I rossoneri sono la squadra che ha fatto più punti: ben 14 seguiti da Juventus (12), Inter e Napoli (11). Nonostante questo, in vetta alla classifica ci sono i nerazzurri, sintomo che il Diavolo ha perso troppi punti con le cosiddette piccole.


E quelli persi con lo Spezia gridano vendetta. Ma c'è un altro problema per il Milan di Stefano Pioli che domenica sera ospita a San Siro l'ex Allegri (l'ultimo ad aver vinto lo scudetto in rossonero nel 2011) con la sua Juve in forte ripresa. E il quinto posto in classifica lo dimostra. Il problema per la squadra di Pioli si chiama proprio San Siro. Guardando le sole partite casalinghe, il Milan sarebbe addirittura sesto in classifica con 22 punti con 11 gare disputate.

Gli stessi di Napoli (11 gare) e Fiorentina (10) ma dietro per differenza reti.


Davanti c'è la Roma di Mourinho ma con 12 gare giocare all'Olimpico e il Torino di Juric (11). Tutte e due con 23 punti. Irraggiungibile l'Inter con 26 punti e appena 10 gare giocate.
E la Juventus ha fatto meglio lontano da Torino. Insomma, numeri che possono preoccupare Pioli che contro i bianconeri potrà contare su due rientri fondamentali: uno è Romagnoli al centro della difesa, l'altro quello di Sandro Tonali in mezzo al campo.
L'assenza soprattutto del secondo si è fatta sentire lunedì sera. Ma domenica sera serve nuovamente il vero Milan, quello che non si è visto contro l'undici di Thiago Motta, al di là del clamoroso errore di Serra.
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 20 Gennaio 2022, 09:24

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