Zarate al 90°, la Fiorentina batte 2-1 il Carpi.
Torna a vincere il Verona, pari Empoli e Samp

Zarate al 90°, la Fiorentina batte 2-1 il Carpi. Torna a vincere il Verona, pari Empoli e Samp
La Fiorentina vince e resta al terzo posto, pareggi per Sampdoria , Torino, Empoli e Udinese, e ritorno alla vittoria per il Verona. Sono i verdetti del turno infrasettimanale di campionato di mercoledì sera, dopo che martedì sera la Roma aveva vinto a Sassuolo 2-0, e nel pomeriggio il Frosinone aveva avuto la meglio 1-0 sul Bologna.

FIORENTINA-CARPI 2-1 Con un successo ottenuto in extremis grazie ad una prodezza di Zarate al terzo minuto di recupero la Fiorentina ha superato il Carpi per 2-1 e difeso il terzo posto dagli 'assalti' dell'Inter e delle altre rivali. Ma non è stato tutto facile per la squadra di Sousa, espulso a metà ripresa per presunte proteste (seconda espulsione di fila per il tecnico viola dopo quella rimediata col Genoa): la formazione emiliana non ha sofferto lo svantaggio subito dopo appena un minuto e 15 secondi con un gol di Borja Valero, ma anzi ha reagito e messo in mostra gioco, orgoglio e corsa. Tanto da riuscire a pareggiare al 28' della ripresa con il solito Lasagna, già 'killer' dell'Inter a San Siro qualche settimana fa con la rete a tempo scaduto che regalò al Carpi l'1-1. Un pareggio che gli emiliani, che a dicembre avevano eliminato la Fiorentina dalla Coppa Italia vincendo per 1-0 al Franchi, avrebbero meritato ampiamente. Ma Zarate ha pescato il jolly e Sousa ha azzeccato il cambio. In uno stadio con molti vuoti sugli spalti (mancava anche Andrea Della Valle), sotto pioggia e vento, e una Fiorentina con 6 assenze Sousa s'è trovato a fare scelte obbligate. Rilanciando i vari Tomovic, Mati Fernandez e Blaszczykowski (quest'ultimo al posto di Bernardeschi) e facendo esordire l'ex Barcellona Tello. Problemi di abbondanza invece per Castori che ha rispolverato il 3-5-2 con il tandem d'attacco Mancosu-Mbakogu come con l'Inter. Pronti via e la Fiorentina era già in vantaggio: suggerimento di Ilicic, tiro di Borja Valero che superava Poli e trafiggeva Belec. Erano passati appena un minuto e 15 secondi. Nonostante vento e pioggia la gara si metteva quindi in discesa per i viola, ma non avevano fatto i conti con l'orgoglio della squadra di Castori che fra l'altro a metà dicembre aveva vinto al Franchi eliminando la Fiorentina dalla Coppa Italia. + Pressing, corsa, velocità, in pochi minuti il Carpi ha sfiorato il pari almeno in tre occasioni con Mbakogu, Mancosu e Lollo che a porta spalancata ha spedito clamorosamente a lato di testa. I pericoli corsi e i rimbrotti di Sousa svegliavano la Fiorentina che chiudeva il tempo in attacco, andando vicino al raddoppio prima con Mati Fernandez e Gonzalo Rodriguez sui quali neutralizzava Belec. Nella ripresa la Fiorentina continuava a faticarea trovare sbocchi e a creare pericoli, il Carpi invece continuava a macinare gioco, Castori giocava le carte Di Gaudio (autore del gol che eliminò i viola a dicembre) e Lasagna e indovinava le mosse perchè proprio i due giocatori, con la complicità di Tatarusanu e Tomovic, riportavano in parità il match, sotto lo sguardo deluso di Sousa, seduto in parterre tribuna, tra i tifosi, dopo l'espulsione, e dei tifosi viola che sull'1-1 srotolavano uno striscione polemico in curva Fiesole: 'Tifosi, mister, giocatori facciamogli un bel dispetto, lottiamo per un sogno nonostante il loro progetto'. Poi il gol di Zarate a tenere aperta la corsa-Champions. Il Carpi è uscito sconfitto dopo 5 risultati utili. Ma giocando cos la salvezza è possibile.

FIORENTINA-CARPI

SAMP-TORINO 2-2 Tutto nel secondo tempo tra Sampdoria e Torino per un pareggio ricco di emozioni e vietato ai deboli di cuore. Che vive l'apice in pieno recupero. Un punto che sa di vittoria per i granata che hanno pareggiato a tre secondi dalla fine dei quattro minuti di recupero concessi da Guida e di beffa tremenda per una Sampdoria che pregustava già il ritorno al successo dopo quattro sconfitte consecutive. Non mancano le sorprese negli undici titolari scelti dai due tecnici ad inizio gara. In particolare per quanto riguarda i rispettivi reparti offensivi con Montella che lascia in panchina Cassano con Muriel prima punta supportato da Soriano e Correa; mente Ventura risponde con Belotti e Martinez che prendono il posto di Immobile e Maxi Lopez. Avvio arrembante del Torino che conquista due angoli nei primissimi minuti e si rende pericoloso con Martinez , liberato da solo in area davanti al portiere , ma Viviano si oppone con il corpo salvando la propria porta. I ritmi però, a dispetto della partenza ospite, sono tutt'altro che alti e i blucerchiati, schierati con un inedito 3-2-4-1, costruiscono un muro che imbriglia senza problemi la coppia d'attacco del Torino. La gara si infiamma improvvisamente al 22' quando prima Correa impegna Padelli direttamente su punizione poi sul rovesciamento di fronte Acquah cerca il colpo dal limite ma Viviano con i piedi respinge. Passa appena un minuto e Montella è costretto a fare a meno di Sala che dopo uno scatto si ferma toccandosi il flessore della coscia sinistra. Tocca così a Diakitè, ultimo acquisto del mercato blucerchiato e all'esordio con la maglia della Sampdoria, anche l'ex Frosinone però nel finale di tempo subisce un infortunio muscolare ed è costretto a rimanere negli spogliatoi nell'intervallo, al suo posto dentro il greco Christodoulopoulos. Come nel primo tempo l'avvio della ripresa regala velocità solo per pochi minuti con squadre già lunghe ed una sola emozione offerta da Moisander che svirgola in area piccola un cross di Zappacosta da destra senza che nessuno avversario però sfrutti l'errore. Una sfida dove regna soprattutto la paura e che vive di fiammate come al 18' quando Zappacosta da destra mette in mezzo e Baselli di testa impegna Viviano. Due minuti dopo la Sampdoria però sblocca il risultato: cross teso di Dodò dal lato corto di sinistra e Muriel anticipa tutti di testa battendo Padelli per un gol che fa esplodere il Ferraris. Ma la gioia per il vantaggio dura poco: Ventura cambia il Torino mettendo dentro sia Immobile che Maxi Lopez, proprio il napoletano al 25' brucia sullo scatto Cassani a sinistra, entra in area e serve l'accorrente Belotti che può appoggiare in rete senza difficoltà da due passi. Sull'onda del pareggio il Toro potrebbe raddoppiare ma Immobile che si ritrova per un rimpallo a tu per tu con Viviano si fa rubare il pallone nel tentativo di dribblare il portiere ospite sbagliando la più semplice delle occasioni. Ci pensa Soriano al 39' a mettere tutti d'accordo con un tiro dal limite ad effetto che supera Padelli infilandosi a fil di palo. Ma quando i blucerchiati stanno già per festeggiare il ritorno alla vittoria arriva a tre secondi dalla fine la beffa con Belotti che di testa infila Viviano su crosso di Immobile zittendo il Ferraris. Per Ventura ed i suoi è festa grande mentre crollano a terra i giocatori blucerchiati subissati di fischi dai propri tifosi.

SAMPDORIA-TORINO

EMPOLI-UDINESE 1-1 Pareggio nel finale per l'Empoli che contro l'Udinese strappa un punto prezioso nel suo 'Castellani' dopo essere stato sotto per metà primo tempo e tutta la ripresa, o quasi. Per i friulani sono due punti persi quelli di Empoli, visto che erano riusciti a passare indenni anche di fronte a un rigore subito, il primo a favore dei toscani, parato a Saponara da un ottimo Karnezis. Nel primo tempo è l'Empoli a tenere il pallino del gioco, con un Paredes davvero superlativo che, con Croce e Zielinski, riesce a penetrare la metà campo bianconera servendo spesso Saponara e Pucciarelli. Ma l'Udinese è bravissima ad agire in contropiede con ripartenze brucianti che, col nuovo Matos, fanno male alla difesa azzurra. Là davanti Maccarone non trova molto spazio, mentre dall'altra parte Zapata, nella prima frazione, si segnala 'solo' per il gol del vantaggio. Colantuono è costretto a mettere l'ex Lodi quasi a uomo su Paredes. Al 14' si capisce che l'Udinese può farsi pericolosa, e molto, solo in contropiede: destro di Bruno Fernandes che Skorupski devia con qualche difficoltà. Risponde l'Empoli al 19' su punizione: Paredes dai 30 metri trova quasi il sette ma Karnezis è pronto e ci mette i guanti. Al 23' arriva la rete dell'Udinese: lancio alla cieca, da metà campo defilato a destra, di Bruno Fernandes, Matos si invola tenendosi dietro Tonelli e appena entrato in area serve in mezzo Zapata che dall'area piccola segna facilmente. L'Empoli accusa il colpo, il diluvio non aiuta la fluidità del gioco e così l'Udinese torna a farsi pericolosa: al 40' esce Skorupski dalla sua area di rigore e sventa una possibile minaccia con Matos che era stato ben lanciato da Bruno Fernandes. Nel finale l'azione più pericolosa degli azzurri: Pucciarelli mette una palla al centro per Croce che arriva da dietro ma trova la gamba di Bruno Fernandes. Nella ripresa ancora Zapata al 2' pericoloso con un tiro di poco finito sul fondo. All'8' colpo di testa di Maccarone, su corner di Paredes, Karnezis para in due tempi sul primo palo. Al 14' punizione a giro di Lodi, dal vertice destro dell'area di rigore, Skorupski ci mette i guanti. Al 20' fallo di Alì Adnan su Zielinski in area, per Abbattista di Molfetta è rigore. È il primo penalty a favore dell'Empoli in questa stagione. Dal dischetto Saponara batte di destro, ma la conclusione è centrale e non troppo potente, Karnezis devia in corner. Giampaolo cambia Camporese: per il difensore è una bocciatura, al suo posto si sposta il terzino destro Laurini, col neo entrato Bittante in fascia. Al 27' cross su punizione di Paredes, Pucciarelli arriva sulla palla, ma da pochi passi non si coordina e mette fuori. Nel finale Giampaolo fa uscire Saponara per Mchedlidze. Una mossa vincente il tridente: nel corso del 1' di recupero uno scambio in velocità fra Maccarone e Pucciarelli mette quest'ultimo tutto solo davanti a Karnezis e lo batte con un pregevole tocco sotto. Un gol che evita agli azzurri la seconda sconfitta consecutiva.

EMPOLI-UDINESE

VERONA-ATALANTA 2-1 L'incubo e' finito. Dopo 262 giorni il Verona torna alla vittoria, un successo carica di rabbia, di dignita' e magari con dentro anche un pizzico di speranza. La salvezza rimane lontana di dieci punti, ma l'onore di questo Verona almeno e' salvo. L'Atalanta maledice il mal di trasferta e soprattutto la presenza di Pazzini, autore del 2-1 finale che ribalta la partita. Per l'attaccante toscano, cresciuto nel vivaio orobico, ottava rete della carriera contro la Dea nerazzurra. In avvio il Verona prova subito a mettere pressione ai portatori di palla avversari per riconquistare la sfera. Alla prima occasione l'Hellas passa in vantaggio, quando è solo il 14', ma di Di Bello annulla la rete di Toni per un presunto fallo in area di Pazzini. Gli ospiti provano a cercare un varco nella difesa gialloblù, che però copre bene gli spazi. Poco prima della mezzora Diamanti lancia Borriello in area, Moras lo anticipa ma serve Conti che a quel punto ha la porta spalancata e appoggia in spaccata. Dopo qualche minuto di stordimento, i padroni di casa sembrano essere tornati a spingere. Al 42' Wszolek in contropiede trova Silgardi, che dopo aver ricevuto palla salta Toloi e batte Sportiello. In avvio di ripresa Wszolek dalla destra mette un pallone a mezz'altezza per Toni che batte di prima con il sinistro ma trova la grande risposta di Sportiello. Subito dopo Pazzini serve Toni che fa da velo per Pisano ma Dramè lo stende al limite: secondo giallo e l'atalantino guadagna anzitempo gli spogliatoi. L'Atalanta e' pericolosa in contropiede: Borriello salta un uomo e la mette per Diamanti che si accentra e calcia ma trova la respinta di Gollini. Non è finita: la palla poi capita al limite sui piedi di Gomez che chiama il portiere gialloblu ad un'altra bella parata. L'Hellas continua a cercare la via del gol ma gli orobici si chiudono bene in difesa. Toni anticipa Sportiello di testa su cross di Gilberto ma non riesce a centrare il bersaglio. Wszolek penetra sulla destra la mette al centro Toni manca l'aggancio ma Pazzini no e con il destro sigla il vantaggio. Subito dopo l'Atalanta reagisce ma la conclusione di Raimondi termina alta sopra la traversa. Per l'Atalanta non c'e' piu' tempo, per il Verona arriva finalmente quello per festeggaire.

VERONA-ATALANTA
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 3 Febbraio 2016, 23:34

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