Calcio, ipotesi calendari: rush campionato fino al 12 luglio
di Marco Lobasso
Qualcuno ci deve pur pensare, qualcuno deve pur fare questo “sporco” lavoro di vedere un futuro per il calcio italiano, nonostante il dramma. E i vertici nazionali ci stanno pensando, anche perché ci sono in gioco tanti soldi, monte ingaggi da verificare (e prestiti in scadenza fino al 31 luglio). Del resto, il presidente federale Gravina è stato chiaro: niente serie A futura a 22 squadre, bisogna tentare di finire a tutti i costi il campionato. Obiettivo da realizzare è che le date italiane ipotizzate siano le stesse anche dei maggiori campionati in Europa. Difficile: l’onda del virus sta invadendo l’Europa in tempi e in modi così diversi da regalare poche speranze.
Il mercato, si vocifera, potrebbe avere una finestra ampia, tra settembre e ottobre. E riposo per quest’anno solo tra il 2 e il 22 agosto, con buona pace delle vacanze lunghe dei calciatori. Ci sarebbero notizie significative anche per le coppe europee che la Uefa vuole completare a tutti i costi. Per Champions ed Europa League prende vita l’ipotesi per nulla peregrina di partire il 18 luglio e finire domenica 2 agosto. Sulle nuove date della serie A, comunque, ci sono già le liste dei sì e dei no. Favorevoli: Lazio, Napoli, Sassuolo, Cagliari, Roma, Juve. Scettici: Atalanta, Milan, Verona, Parma, Bologna, Spal. Contrari: Inter, Brescia, Udinese, Genoa, Sampdoria, Torino, Fiorentina, Lecce. Solità unità d’intenti...
Ultimo aggiornamento: Venerdì 27 Marzo 2020, 08:15
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