L’Inter è campione d’Italia, da ieri anche con il benestare dell’aritmetica nonostante manchino 4 giornate alla fine. Un verdetto maturato in modo naturale, con un’accelerata decisa da fine gennaio: 4-0 al Benevento, prima di undici vittorie consecutive. Uno strappo annunciato due settimane prima dal 2-0 alla Juve. Senza più “l’intralcio” delle coppe, Conte ha tracciato sulla mappa una rotta diretta verso il triangolo tricolore da strappare dalla maglie bianconere, dove proprio lui (e Marotta) avevano iniziato a cucirlo nove stagioni fa. È dovuta tornare in auge Milano (con una proprietà cinese) per spezzare il dominio della Juve, uno schiaffo morale per Roma, Lazio e Napoli, incapaci dello slancio decisivo. Per capire la portata dell’era juventina, basta provare a ricordare cosa ognuno di noi faceva l’ultima volta che a vincere il titolo non era stata la Juve. Nel 2011 in serie A c’era Allegri a festeggiare sulla panchina del Milan di Berlusconi, seguito dall’Inter di Moratti condotta da Benitez e poi da Leonardo.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Maggio 2021, 07:30
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