Montella: "La Sampdoria è il mio sogno".
Ferrero: "Lo corteggiavo da questa estate"

Montella: "La Sampdoria è il mio sogno". Ferrero: "Lo corteggiavo da questa estate"

di Marco Callai
La terza alba blucerchiata di Vincenzo Montella si apre all'insegna dell'emozione, del sorriso e dell'umiltà. «Ho voluto raggiungere Genova in macchina, da Roma, per rivivere i bei momenti trascorsi qui da attaccante. Questa è la società giusta per venire ogni giorno al campo sorridente». Un legame forte con i tifosi significa anche responsabilità maggiori. «Anche quando qui ho vinto da avversario, mi hanno applaudito. I loro valori sono vicini ai miei e allenare la Samp, anche per un solo giorno, è sempre stato il mio sogno sin da quando iniziavo quest'attività con gli Allievi Nazionali della Roma».



FAIR PLAY - Massimo Ferrero ci tiene subito a sottolineare che l'arrivo di Montella è frutto di «fair play tra presidenti di serie A». Pensieri al miele per la famiglia Della Valle. «Sono persone che amano lo sport. La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da amore, sport e dalla voglia di prendere un treno per Genova». Montella, il "viaggiatore", precisa: «La volontà del presidente Ferrero per la chiusura di questa trattativa è stata grande. Ora dobbiamo pensare a divertirci realizzando i principi di gioco e divertimenti voluti dalla società».



IL RAPPORTO CON LA FIORENTINA - «Si è chiuso in maniera brusca ma alla fine è stato usato il buon senso. Auguro il meglio a Paulo Sousa, alla squadra e ai tifosi».



IL PRIMO INCONTRO - «Una sera di molti mesi fa, io e Vincenzo ci siamo incontrati a Firenze ma, dimostrando grande professionalità in quanto tessera per la Fiorentina, non mi ha parlato niente. Non avevo, in quel momento, il contratto in tasca. Zenga? Decisione istintiva, forse perché non aveva le mie ambizioni o comunque non riusciva a esprimerle... A Montella ho iniziato a fare una corte spietata anche perché le nostre mogli sono amiche». Parole del presidente della Samp.



GLI OBIETTIVI - Doverosa premessa di Ferrero. «Hanno sempre detto che siamo squadra di seconda fascia e io sto facendo di tutto per ricercare la qualità nel centro sportivo, nello stadio e nei giocatori. Montella ha rifiutato grandi club e la sua presenza significa un aiuto, per me, a dare maggiore importanza alla Samp». L'ambizione di Montella. «Un punto in più rispetto alla scorsa stagione? Meglio ambire a una posizione in più e comunque l'obiettivo è rimanere a sinistra: bisogna crescere ma anche guardando in faccia la realtà».



MERCATO - Montella si conferma ambizioso, come il suo nuovo datore di lavoro, «ma per gennaio non ho ancora chiesto nulla perché non conosco la squadra. A tal proposito, dico già che non credo nei moduli ma nei principi di gioco».



VIVIANO E GLI ATTACCANTI - Il rapporto del nuovo mister con Viviano è ottimo nonostante l'impiego con il contagocce ai tempi in cui Montella gli preferì Neto. «Forse ha sofferto un po', a Firenze, il fatto di giocare per la squadra di cui è tifoso ma in queste ultime stagioni alla Samp è cresciuto molto. Eder e Muriel? Fortissimi: uno dei due può ancora migliorare in termini di potenzialità».
Ultimo aggiornamento: Martedì 17 Novembre 2015, 10:39