Salviato, ingegnere italiano liberato in Libia:
"I rapitori mi parlavano della Juve" -Foto

Salviato, ingegnere italiano liberato in Libia: "I rapitori mi parlavano della Juve"
Gianluca Salviato, l'ingegnere italiano liberato in Libia pochi giorni fa dopo otto lunghi mesi di prigionia, è un grande tifoso juventino. E, come racconta egli stesso, con i rapitori parlava di calcio.



L'uomo ha infatti raccontato a Tuttosport: «Con i miei rapitori ho avuto un rapporto non dico umano, ma non mi hanno mai maltrattato. Uno di loro era milanista e sapeva che ero un tifoso della Juve e che a Tobruch, prima del rapimento, seguivo 90' Minuto. Lo scudetto della Juve è l'unica notizia del mondo esterno che mi ha dato, è stata una bella soddisfazione che, come tutte le piccole cose oltre agli affetti, ti aiutano ad andare avanti in momenti così drammatici».



Salviato è stato prigioniero dal momento in cui venne rapito, a marzo, in uno sgabuzzino di Derna. Ed ora ammette: «Domenica sono tornato e mi sono potuto godere la famiglia e gli amici. Il prossimo weekend seguirò le partite e non vedo l'ora di tornare allo Juventus Stadium».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Novembre 2014, 21:28

© RIPRODUZIONE RISERVATA