Mendicino, il bomber rianimato in campo:
"Aveva la mascella serrata, così l’ho aiutato"

Mendicino, il bomber rianimato in campo: "Aveva la mascella serrata, così l’ho aiutato"
Per qualche minuto, dopo essersi ripreso, Ettore Mendicino non aveva memoria. Poi gli è tornata, fino al calcio di punizione, trapela dall’ospedale materano Madonna delle Grazie. Forse anche grazie alla visita di Ciro De Franco, difensore napoletano in forza al Matera, già pretoriano di Auteri a Nocera Inferiore, tra i primi a soccorrerlo.







«Sono stati davvero attimi di paura, in quei casi si vivono sempre le brutte emozioni che abbiamo visto in tv con la vicenda di Morosini e si pensa al peggio: ci hanno detto che sta bene, speriamo di sentire presto Mendicino - la testimonianza del calciatore - Ci siamo resi conto subito della gravità dell’episodio, Mendicino stava per serrare la mascella e così io e un calciatore della Salernitana siamo intervenuti subito per estrargli la lingua. Mi ha fatto un po’ male ma non fa niente: meglio due dita in meno che una vita in meno», ha provato poi a sdrammatizzare il giocatore.







Che ha poi fatto sportivamente i complimenti alla Salernitana: «Parlano i nomi, ha dimostrato di essere una grande squadra».

a.m.a.
Ultimo aggiornamento: Martedì 4 Novembre 2014, 10:10