Walter Sabatini: «Spero che Dzeko non lasci la Roma. Pallotta ha fatto calcio senza amore»

Sabatini: «Spero che Dzeko non lasci la Roma. Pallotta ha fatto calcio senza amore. Caso Messi? Follia»

di Gianluca Lengua
Walter Sabatini commenta la Roma, la società di cui ha fatto parte per cinque anni e che ha lasciato per divergenze con la proprietà. Adesso è il direttore sportivo del Bologna, ma negli anni nella Capitale ha portato calciatori del calibro di Dzeko, oggi molto vicino alla Juventus: «Spero che non lasci la Roma. Lo spero per affetto familiare perché mio figlio lo adora, sarebbe una delusione insopportabile per lui e in parte anche per me. Però alla sua età è giusto che faccia una scelta congrua, ma sarà meglio evitare la Roma da capitano», ha detto all'inaugurazione del calciomercato a Rimini.

La figura di Sabatini è stata accostata nelle ultime settimane a Trigoria per via dell’assenza di un direttore sportivo dopo il licenziamento di Gianluca Petrachi: «Non ho nessuna tentazione. Ho un impegno con Bologna e con Saputo, sono un uomo di parola e onoro gli impegni. Pallotta? Non si è innamorato di Roma e della Roma. Non si fa calcio senza amore e passione. Il calcio senza passione vera è impraticabile, la sofferenza più grande del calcio degli ultimi mesi sono gli stadi vuoti. Il calcio senza la passione vera è Subbuteo».

Il ds del Bologna ha commentato anche la scelta della Juventus di scommettere su Andrea Pirlo: «Lo avrei preso anche io perché mi piace rischiare, inventare. Garcia veniva dal Lille, era in vacanza in Marocco, la mattina dopo era in un hotel di Milano e abbiamo chiuso in un'ora. Ha fatto una grandissima prima stagione, dieci vittorie consecutive, era un neofita del calcio italiano, totalmente a digiuno di conoscenze ma ha fatto benissimo. Pirlo ha qualche prerogativa in più, era allenatore in campo e farà benissimo».

In chiusura il caso Messi che ha espresso la volontà di lasciare il Barcellona: «Stiamo andando verso e oltre la follia. Non ci può essere nel calcio questa valutazione per quanto parliamo del Caravaggio del calcio internazionale. Ma certe cifre possono generare un colpo di stato, una rivoluzione popolare».
Ultimo aggiornamento: Martedì 1 Settembre 2020, 19:51

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