Rudy Krol ha le idee chiare sul calcio italiano. Del resto, le ha sempre avute quando giocava nel Napoli negli Anni 80, a detta sua gli anni più belli da calciatore: trasformò una squadra normale in un team da scudetto, poi mancato per un niente. Nella Nazionale olandese, poi, fu due volte secondo al Mondiale e protagonista di quella squadra rivoluzionaria del calcio totale, ancora oggi amatissima.
Rudy, le grandi squadre in serie A hanno cambiato fin qui più allenatori che giocatori. Perché?
«Scelte avvedute, non è il periodo migliore per fare rivoluzioni di gioco, meglio difendere bene quello che si ha; questi allenatori lo sapranno fare al meglio».
Quindi, lei vede un mercato debole e con poche novità?
«Ci sono pochi soldi, non lo dico solo io. Ed è anche normale dopo quasi due anni di pandemia che hanno messo l'economia mondiale in ginocchio. Vale anche per il calcio. Meglio rassegnarsi: credo che qualche colpo dai grandi club arriverà solo in agosto e sul finire dell'estate».
Quali sono le favorite in serie A dopo questo intenso valzer di allenatori e di ritorni eccellenti?
«Allegri conosce bene il calcio italiano, torna dopo una pausa, non dopo aver allenato altrove.
E l'Inter, da Conte a Inzaghi?
«Simone Inzaghi è un tecnico che seguo e che alla Lazio ha fatto un buon lavoro. È un allenatore a cui piace giocare al calcio, per questo piace anche a me. È diverso da Conte, non ha gli stessi schemi. Sono certo che farà un gran lavoro anche all'Inter».
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Luglio 2021, 08:48
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