Rosario D'Onofrio arrestato, il procuratore capo dell'Aia in manette per traffico di droga internazionale

Era stato già arrestato in flagranza di reato nel maggio 2020, durante il periodo del lockdown

Rosario D'Onofrio arrestato, il procuratore capo dell'Aia in manette per traffico di droga internazionale

Rosario D'Onofrio arrestato per traffico di droga internazionale. Il procuratore capo dell'Aia (Associazione italiana arbitri) ed ex ufficiale dell'esercito è finito in manette nella maxi operazione della Guardia di Finanza nell'ambito dell'inchiesta della Dda di Milano

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Chi è Rosario D'Onofrio

D'Onofrio era stato già arrestato in flagranza di reato nel maggio 2020. Durante il periodo del lockdown avrebbe indossato la divisa per circolare senza problemi e consegnare la sostanza stupefacente o il denaro provento dello spaccio a cittadini cinesi affinché li trasferissero illegalmente in Spagna. Adesso è finito in manette insieme ad altre 41 persone. 

Tra i presunti narcos al centro dell'operazione delle Fiamme Gialle ci sono Cesare Guido, Andrea Buffa, Daniele Giannetto, Vito Colonna, Cristian Ruiz Tudela, Giovanni Tilleni - il dipendente di un'agenzia di pompe funebri che nascondeva le partite sul carro usato per il trasporto delle bare - e Giovanni Neviera, con precedenti per associazione mafiosa in quanto ritenuto affiliato al clan Abbaticchio di Bari.

 

La vicenda 

Oltre sei tonnellate tra marijuana e hashish dalla Spagna in Lombardia trasportate nel giro di due anni e nascoste non solo tra i bancali di frutta o verdura ma addirittura in un carro funebre in modo da sfuggire ai controlli. Due carichi persi e un corriere-ex ufficiale dell'esercito «in gamba di brutto» arrestato il flagranza di reato (D'Onofrio) e una mare di profitti illeciti trasferiti all'estero con meccanismi di compensazione informale come l'hawala o il fei chìen.

E poi smartphone dotati di sofisticate applicazioni per la trasmissione criptata delle comunicazioni e pagamenti pure in bitcoin e, sullo sfondo, clienti vicini al mondo della musica e dello spettacolo, È quanto è emerso dall'indagine coordinata dal pm della Dda di Milano Sara Ombra e dal collega Rosario Ferracane che stamane ha portato il Gico della Guardia di Finanza, con l'ausilio tecnico del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), a smantellare due organizzazioni di narcotrafficanti.

I destinatari delle misure cautelari firmate dal gip Massimo Baraldo, italiani, spagnoli e albanesi, sono 42 di cui 6 finiti in carcere in Spagna e Olanda tramite il mandato di arresto europeo.

Inoltre sono state effettuate perquisizioni in tutta Italia, a Milano anche con l'impiego di unità cinofile antidroga della Gdf e del Corpo della Polizia Locale ed è stata sequestrata quasi mezza tonnellata di stupefacenti, oltre a mille ricariche per sigarette elettroniche a base di cannabinoidi.

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Gravina: sono sconcertato

«Sono sconcertato». Lo dice il presidente della Figc, Gabriele Gravina, commentando la notizia dell'arresto per traffico internazionale di stupefacenti del procuratore dell'Aia D'Onofrio. «Ho subito chiesto riscontro al presidente Trentalange sulle modalità di selezione del Procuratore, in quanto la sua nomina è di esclusiva pertinenza del comitato nazionale su proposta del presidente dell'Aia. Una cosa è certa, la Figc assumerà tutte le decisioni necessarie a tutela della reputazione del mondo del calcio e della stessa classe arbitrale».


Ultimo aggiornamento: Sabato 12 Novembre 2022, 15:55

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